Feat Lolla
La mia dolce talpina Lolla 
(è la mia personale sciò sciò … ) mi ha fornito tutto il materiale necessario per chiarire alcuni post, assai poco criptici, della fashion blogger Chiara Biasi (ex fidanzata di Oscar Branzani ed attuale fidanzata del calciatore Simone Zaza) e la risposta che le ha riservato l’ex tronista Sonia Lorenzini:
Alla palese “frecciatina” di Chiara a tutto un mondo di sponsorizzazioni, che ritiene farlocche e mendaci, su Instagram, pubblicità per lo più realizzate da ex corteggiatrici e troniste di Uomini e Donne (ma non disdegnate da attrici e sportive), Sonia risponde rammentandole che il rispetto si dimostra in molti dettagli nei quali anche lei pecca, ricordandole infine quanto aveva lei stessa scritto anni orsono sui social (ricordate…Sonia non dimentica mai… 
), cioè quanto segue:
(Clicca sulle immagini qui sotto per ingrandirle!)
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Un messaggio non propriamente edificante questo, forse scritto in un contesto di scontro acceso con i suoi haters, ma comunque dal tono irrispettoso nei confronti di chi la segue con affetto… 
In linea di massima noi non siamo contrarie alle sponsorizzazioni, a patto che il testimonial sia effettivamente informato su quanto stia effettivamente pubblicizzando (efficacia, controindicazioni ecc.ecc.) e se possibile ponga l’hashtag #sponsored al proprio messaggio (come fa la dolcissima Bebe Vio, una mosca bianca nel panorama italico).
Sull’efficacia del prodotto in sé non mi dilungherei, per me un adulto deve essere in grado di comprendere il valore delle cose (non esistono prodotti miracolosi a pochi euro…) e per quanto concerne invece i minori, rimandiamo ad una sensibilità maggiore e alla tutela genitoriale, che non può demandare il tutto ad una “formazione” social.
Non siamo né bigotti e né invidiosi, i soldi a questo mondo servono a tutti, cerchiamo di ottenerli senza calpestare chi ci è vicino e ci segue in buona fede e soprattutto più #sponsored per tutti… 
(tempo addietro ebbi una lunga discussione con una ex corteggiatrice in riferimento ad un servizio telefonico a pagamento per il quale lei non aveva specificato le condizioni d’uso, il costo – 2 euro a messaggio e alla fine convenne con me che l’informazione andava data, soprattutto in termini di legge; a volte in buona fede si può sbagliare, in fondo a volte si pubblica quanto arriva dal proprio social manager e i costi sono a volte indigesti e scarsamente accattivanti, ma ricordiamoci sempre di avere a che fare con molti minori, suggestionabili, cerchiamo di rispettarli 
…)
Voi cosa pensate di quest’argomento?
#esisteilban
