‘A Tu per Tu con il Vicolo’ Lettera aperta a Maria De Filippi: “gli attacchi di panico sono una cosa seria!” Maria, Tina, Gemma è corretto prendersi gioco del dolore di alcune persone per mero intrattenimento? Voi cosa pensate?

Ammetto di non seguire il Trono Over di Uomini e Donne, per mancanza di tempo e…soprattutto per mancanza di interesse.
Ne conosco i protagonisti, come voi tutti, ma non sarei in grado di riassumervene l’andamento né tantomeno dirvi chi siano i protagonisti attuali dopo che il “gabbiano” ha lasciato il nido.
E’ per questo motivo che la lettera aperta scrittaci da Alessandra mi ha colpito come un pugno in pieno stomaco, non sapevo di un teatrino andato in onda in cui Gemma veniva presa in giro durante un presunto attacco di panico (reale? finto?)…
Mi auguro che le parole della nostra nuova amica possano raggiungere la persona alla quale sono indirizzate, nel frattempo vi invito a leggerle con attenzione, anche più di una volta:
Cara Maria, il panico è una cosa seria, il panico non è audience.
Non guardo quasi mai il trono over di Uomini e Donne, lo trovo abbastanza triste di suo, oggi però su diversi social mi sono imbattuta nella scena seguente: Gemma, la “dama” più famosa del programma, si disperava per lo spasimante di turno, e fino a qui tutto ok, quando a un certo punto Tina è comparsa da dietro le quinte con un medico (vero o presunto non ne ho idea) chiedendogli di intervenire perché Gemma stava male, il tutto tra le risate sguaiate di Gianni Sperti e l’accondiscendenza della stessa Maria.
Ora, l’antefatto è che Tina e Gemma sono in continua competizione e si insultano e si provocano ogni puntata e diciamolo, la cosa in sé non ha nulla di interessante.
Il problema è che a un certo punto, mentre Tina istigava il medico a intervenire, Gemma ha iniziato a tremare, ad avere il fiato corto e a singhiozzare, se fossi stata lì con lei e non fossimo state in televisione avrei subito detto che aveva una crisi di panico.
Il fatto che fosse in TV mi fa sorgere il dubbio che la crisi fosse simulata, esasperata, recitata, tutto per far passare lei da vittima, consentire a Tina di prenderla in giro e fare ridere il pubblico in studio e a casa.
Peccato che sul panico non ci sia NIENTE da ridere. Quando ho visto quel video il mio cuore ha iniziato a battere più forte, il mio fiato si è fatto corto, la mia vista si è annebbiata, la mia testa ha iniziato a pulsare, il mio stomaco si è contorto perché ho pensato: “e se fosse vero e ridono di lei?”
Come hanno riso di me, come ridono di tutti quelli che il panico lo vivono e lo combattono, o almeno ci provano, tutti i giorni? E come faccio io domani a uscire da casa, che se mi viene un attacco di panico magari chi ha guardato la trasmissione pensa che sono come Gemma e non capisce o peggio sghignazza, insulta la mia malattia e la mia intelligenza?
Cara Maria questa è una caduta di stile, uno scivolone che neanche la festa di compleanno di Fedez. Tu, sempre attenta a tutto, mai una parola fuori posto, sempre politicamente corretta, sempre psicologa e consigliera dei ragazzi che tutti gli anni accogli nelle tue trasmissioni, cadi su una buccia di banana come questa e non ti accorgi del dolore che, una scena come quella andata in onda oggi, può provocare a chi guarda e ogni giorno convive con l’ansia e il panico? A quei ragazzi che si sentono emarginati, che si chiudono in casa, che hanno paura di tutto e ai loro genitori che fanno la doppia fatica di capire e di spiegare a chi non ce la fa?
Cara Maria, il panico è una cosa seria, è una cosa che ti toglie il fiato, che ti blocca in casa, che ti vincola nelle scelte, che ti sconquassa l’anima, che ti spezza in due. Era panico quello di Gemma? Era preparato? Eri preparata? Non lo so e non mi importa, quello che mi importa è che vi siete presi gioco del mio dolore e per questo, cara Maria, io pretendo delle scuse, perché da impanicata ho il diritto di godermi la leggerezza dei tuoi programmi senza sentirmi lo zimbello di tutti anche in TV.
Alessandra (un’impanicata da 18anni)
Qualcuno potrà obiettare sulla natura della trasmissione (tutto fuorché una trasmissione di Piero Angela), ma credo che a tutto ci sia un limite e quel limite lo ha varcato oggi chi vive sulla propria pelle il dramma degli attachi di panico, il dramma di non essere compresi…denigrati per essi…mi ripeto, a tutto c’è un limite e forse, dico forse, occorrerebbe prestare maggiore attenzione ai contenuti che si decide di mandare in onda!
Voi cosa pensate?