Jonas Berami e i suoi sentimenti per Rama Lila…

E’ la sera dell’8 Dicembre e proviamo ad immaginare Jonas Berami che torna nel suo appartamento immerso nei suoi pensieri…Rama o non l’ama?

La  puntata è terminata, ho assolto agli impegni contrattuali e finalmente posso lasciare lo studio, sono un pò stanco di questa vita che non mi concede neanche un attimo per poter ragionare con lucidità, apro la porta del mio appartamento e purtroppo non sento la voce che aveva allietato i miei rientri nei giorni scorsi, mia madre è andata via ed ora sono veramente solo, spengo il cellulare e cerco di riposare un pò sul divano…il mio percorso nella trasmissione è arrivato ad un punto cruciale, Rama mi piace molto ma ho ancora dei dubbi e mi sento insicuro, le incertezze superano ciò che di certo sento dentro di me…la amo veramente?…lei mi ama veramente?…e intanto mi perdo nei miei pensieri…

…i miei occhi percorrono in lungo e largo la stanza spoglia, il notebook sul tavolo, i copioni arrivati il giorno prima con il corriere sono ancora nella busta, cosa sarò questa volta, un paladino o un giustiziere?…e alla fine lo vedo…lì in un angolo, un libro antico con sopra una lettera, non capisco…mi alzo di scatto e corro a vedere cos’è:

“Per il mio amato Jonas, questo diario è un tesoro della tua famiglia ed è giunto il momento che tu legga fino in fondo cosa nasconde il passato della tua casata, dalle vivide parole del tuo trisavolo…il Cartografo Edoardo J.Berami imbarcato su una nave al servizio della regina Isabella di Castiglia.

Inizio al leggere avidamente quel manoscritto chiedendomi a cosa volesse alludere mia madre, mi sento da subito pervaso dalla nostalgia, del bambino curioso che guardava il suo film preferito da bambino, “I Goonies“.

Quello che mi ritrovo tra le mani è il diario di bordo di un mio lontano parente, cartografo del vascello “Historieta” in rotta per le Indie.

Dopo poche pagine capisco anche che la J puntata sta per Jonas e che in pratica lui è un mio lontano trisavolo, che coincidenza penso tra me e me, e proseguo nella lettura…diciamo che non è molto dinamica, un pò come quando Teresa discute con Salvo o Sharon fa le sue piazzate ad Andrea in puntata, che io poi, a dire il vero, capisco ben poco nonostante mi impegni molto con l’italiano…ma la curiosità di scoprire altro mi immerge nella lettura.

Quello descritto è un tempo lontano, in cui la vita è dura e il mondo è ancora in maggior parte inesplorato…il compito di Edoardo era appunto quello di tracciare una nuova rotta che potesse aiutare a ridurre i tempi di percorrenza e rendere più sicuri quei viaggi pieni di rischi che portavano preziose merci in Europa.

Trovo una marea di dati e minuziose descrizioni di luoghi…fino a quando arrivo alla data del 24 Giugno 1487 (l’anno lo leggo con molte difficoltà…), il vascello si trova nel mezzo di una tempesta e Edoardo crede che la sua vita sia in pericolo, la nave è ormai ingovernabile e il comandante del vascello ha perso la vita…la situazione è disperata.

27 Giugno, Edoardo si è risvegliato in un villaggio e si ricorda ben poco di quello che gli è successo…le fisionomie e la lingua che parlano i suoi salvatori gli indica di essere naufragato in una qualche zona delle Indie e di essere l’unico sopravvissuto della “Historieta” lo deduce dal fatto di essere solo lì; il tono del diario a questo punto cambia…i dati vengono sostituiti dalle emozioni e le descrizioni geografiche vengono sostituite da quelle dei paesaggi e delle persone che lo circondano, della sua nuova vita in un contesto per lui nuovo…e della sua gratitudine per il suo Dio che lo ha salvato.

28 Giugno, finalmente si riesce ad alzare e lo portano al cospetto del capo di quel piccolo villaggio, intuisce chi sia dal comportamento delle persone che gli sono intorno…e questi si rivolge a lui con gentilezza, Edoardo comprende che quella persona lo vuole aiutare e con un ampio gesto del braccio destro lascia passare una persona minuta che attendeva alle sue spalle…quando il suo volto si solleva e i suoi occhi illuminano quelli del cartografo lui si sente letteralmente mancare, è la donna più bella che abbia mai visto…minuta e ben fatta è l’incarnazione della femminilità, lineamenti gentili e occhi che sembrano dare la vita a tutto ciò su sui si poggiano lui compreso…nella sua mente diviene la sua #Principessadagliocchiridenti.

5 Luglio, nell’ultima settimana lui e la sua principessa diventano inseparabili, il capo villaggio (che scopre essere suo padre) le ha dato il compito di seguirlo e aiutarlo durante la sua convalescenza…ha capito che alla fine del mese passerà di lì un convoglio che lo scorterà nella capitale per poter essere infine imbarcato su una nave spagnola che lo riporti a casa, ma nel suo cuore qualcosa sta nascendo…qualcosa di grande e corrisposto…

20 Luglio, sono passate altre due settimane e Edoardo è tornato nel pieno delle sue forze, la sua Principessa l’ha aiutato molto e gli ha anche insegnato un pò della sua lingua; proprio quel giorno durante un curioso dialogo fatto di gesti, cenni e parole sconnesse ha carpito il tesoro più grande, il suo nome…Rama Lila, è il giorno più bello da quando si è risvegliato in quel giaciglio dopo il naufragio, Edoardo è felice ma ha anche paura, la paura di perdere il tesoro più grande che potesse mai trovare…la donna che ha scoperto di amare.

24 Luglio, nel villaggio lo conosco ormai tutti e lui si ferma a parlare spesso con un pescatore…questi è l’unico che sa del sentimento nato per la figlia del capovillaggio e gli spiega di quanto sia speciale Rama Lila, anche solo per in nome datole dal padre:

“…Rama è la reincarnazione di Visnù, la settima…pronunciare sette volte al giorno la parola Rama infonde beneficio e felicità…Lila significa fonte per il raggiungimento dell’assoluto, lei incarna il Dharna, vivendo con rettitudine raggiungerai l’assoluto!”

Quelle parole lo scuotono nel profondo…

27 Luglio, Edoardo è sulla spiaggia e guarda l’acqua inesorabilmente in movimento, come il tempo che resta a sua disposizione, è notte fonda…sente dei passi alle sue spalle e si gira di scatto…è Rama, che lo guarda in lacrime…lui si avvicina e le asciuga con la punta delle dita, sono calde, come il calore che gli cresce dentro e le dice “Ti amo” nella sua lingua (dono del suo amico pescatore…), la bacia e sente un sussurro “anche me amare te…” che lo rendono certo della sua scelta!

28 Luglio, è il giorno in cui la carovana sarebbe dovuta partire e trovo il seguente appunto sul diario:

“…parenti e compatrioti miei che leggerete queste parole perdonatemi e comprendetemi, ero partito per riportare in patria delle merci prezione ma in quelle isole ho trovato un tesoro, in Europa non avrebbe valore in quanto parte della sua bellezza nasce e si nutre del luogo in cui l’ho trovato…è una donna speciale che ha illuminato la mia vita, che mi ha cambiato nel profondo rendendomi cosciente del fatto che l’amore esiste veramente e con lei passerò il resto della mia vita mortale e l’eternità…il vostro Edoardo!”

E poi mi sento il sangue gelare, un ritratto…ma quelli siamo Io e Rama!!!!

 Driiin Driiin…

Mi desto dal sonno e sono spaesato, sono stordito…sulle prime mi chiedo dove mi trovo, dov’è la mia Rama, dov’è il villaggio…e comprendo, era tutto un sogno, il diario non è mai esistito ed Edoardo era frutto della mia fantasia…apro la porta, è il mio manager che mi porta delle carte da firmare, lo liquido in fretta.

Ora però i miei occhi hanno una luce nuova ora, quella della certezza…Rama sarà mia perchè lo è sempre stata, e anche se dovesse esserlo per una settimana sola io ci voglio provare…perchè l’Edoardo del mio subconscio mi ha indicato la via…quella che porta all’amore vero!

La vostra Gossippetta con l’ausilio di Mimimi81, perchè il vicolo siete soprattutto voi!.

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