Audaci Zitelle-tutta La Serie Di Lisa Kleypas

Annabelle Peyton è splendida e di nobili origini, ma non ha dote. A ventitré anni è determinata a sposare un aristocratico per risollevare le sorti della famiglia. Eppure il suo corteggiatore più intrigante e insistente è Simon Hunt, ricco ma senza alcun titolo. Il quale non fa mistero di volerla iniziare ai piaceri dell’amore e di non avere peraltro alcuna intenzione di sposarla. Annabelle è quindi decisa a resistergli. Solo per scoprire che è proprio l’amore il gioco più pericoloso…

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Audaci Zitelle n. 2. Dopo il primo successo e il primo matrimonio andato in porto, le quattro deliziose ragazze da marito (ma loro sono orgogliose di far parte del club delle Zitelle) ci riprovano con Lilian Bowman, ereditiera americana senza una goccia di sangue blu, e con in più un carattere decisamente molto spregiudicato ed anticonformista rispetto alle educatissime fanciulle della buona società londinese. E’ quindi abbastanza naturale che, nella sua ricerca di impalmare rampolli in fuga, Lillian continui a scontrarsi e a sfidarsi (verbalmente) con il conte di Westcliff, forse il più ambito tra le prede, erede di cinque secoli di puzza sotto il naso e rigidissime regole di autocontrollo e buone maniere. Picche e ripicche, scontri all’ultima battutaccia, fiele e miele in gran quantità. E un Englishman tutto d’un pezzo che finisce travolto da una simpaticissima americanaccia senza peli sulla lingua.

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Audaci Zitelle n. 3
Sebastian St. Vincent, il futuro duca in rovina, con un viso da angelo caduto, l’uomo più mondano e dissoluto di Londra, nonché l’uomo più odiato dalle Zitelle dopo quanto successo nel secondo libro, se ne sta nell’ombra a leccarsi le ferite, quando riceve l’inattesa visita di Evangeline Jenner. Inutile dire che Evie, tra tutte le Zitelle, è la più timida e la più infelice, essendo bella ma lievemente balbuziente e quindi evitata da tutti i gentiluomini, e con un gran patrimonio bloccato da parenti avidi. Parenti che la tengono praticamente prigioniera, arrivando a picchiarla, finché lei non accetterà di sposare un orribile cugino amorfo, per tenere la ricchezza in casa. L’agnellino Evie, all’insaputa delle altre, propone al lupo il patto più impensabile: un matrimonio, che permetterà a lui di impossessarsi della sua ricchezza e a lei di ottenere la libertà legale dalla sua famiglia. “Hai mai considerato l’idea di lavorare?”. “A quale scopo?”. “Per guadagnare denaro”. “Buon Dio, no! Il lavoro sarebbe una distrazione inopportuna della mia vita privata. E raramente sono disposto ad alzarmi prima di mezzogiorno”. A differenza degli altri, questo episodio parte da subito in crescendo, con un’incredibile fuga in carrozza verso la gelida Scozia, per superare il confine, sposarsi e consumare la prima notte di nozze. Solo così il patto sarà ottemperato. Ma, a volte, “le fratture in due anime separate si trasformano proprio nei cardini che le possono tenere insieme”, e quest’unione, assolutamente fittizia, finisce per trasformarsi nella storia d’amore più entusiasmante e coinvolgente delle mie amate Zitelle. Libro adorabile, da leggere tutto in una notte per struggersi e sospirare. Perché, come recita l’anellino che St. Vincent ha comprato al volo durante le nozze improvvisate, “Tha gad agam ort”, il mio amore è su di te. «Forse una sera, a mezzanotte, apparirò alla vostra finestra e vi tenterò offrendovi di fare una cavalcata attraverso la terra e gli oceani.»

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Audaci Zitelle n. 4 – Secondo i piani delle Zitelle, le prime tre han coronato il loro sogno d’amore, trovando in più consorti ricchissimi e potenti (il che non guasta).
Manca ancora la piccola di casa Bowman, quella Daisy trasognata, immersa nelle sue letture di romanzi passionali, e così diversa dalla vivace sorella maggiore Lillian. Il padre però è stanco di attendere le sue scelte e le dà un ultimatum: se entro maggio non avrà ricevuto alcun richiesta di matrimonio, si fidanzerà con il suo protetto, Mattew Swift. Di lui Daisy ha un vago ricordo di un ragazzetto magrolino, sempre intento a seguire il padre e carpirne i segreti. Nel frattempo, però, il “cocco di papà” è cresciuto, in altezza, muscolatura, prestanza e simpatia. Tanto che a Daisy questo matrimonio combinato potrebbe alla fine non dispiacere…. Come dicono tutte le ragazze da marito, e non solo le Zitelle: mira in alto, poi aggiusta il tiro. Questo è forse l’episodio più divertente, dalla partita a bocce giocata come fosse la più sanguinosa delle battaglie sino al parto di Lillian, durante un diluvio di proporzioni bibliche, e senza dottori e ostetriche in aiuto. Con Westcliff tutto d’un pezzo che rischia di perdere la sua proverbiale flemma.

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Audaci Zitelle n. 5 – Ormai le Zitelle si sono sistemate, ma proprio grazie alla loro esperienza non possono rimanere indifferenti alle difficoltà di ragazze non fortunate come loro, in piena caccia al marito.
Quando Rafe Bowman, il fratello delle terribili e simpaticissime Lillian e Daisy, arriva dagli Stati Uniti per sposare, con un matrimonio combinato, l’erede dei Blandford, si innamora invece della sua dama di compagnia, una cugina povera che vive nella sua ombra. E a questo punto, potevano le Zitelle non entrare in azione? Diciamo che è una versione aggiornata di Cenerentola, con ben quattro affettuose fate madrine. E un principe azzurro che, come tutti i libri della Kleypas, sembra fatto con lo stampino: alto, spalle larghe, muscoli “solidi”, schiena ampia, criniera folta ma di seta al tatto (con le protagoniste femminili sempre più basse di mezzo metro che affondano le unghie e si avvinghiano a questi riccioli che non temono strappi). Forse non proprio all’altezza dei primi quattro, ma comunque gradevole. Con un finale in perfetto clima natalizio, intorno ad un albero di Natale, tradizione appena importata nell’Inghilterra del 1845, e leggendo l’appena pubblicato Canto di Natale di Dickens. Alla fine, sapendo che questa è l’ultima avventura delle Zitelle, si prova nostalgia ad uscire dal mondo di Annabelle, Lillian, Evie, Daisy, i loro (ricchi e bellissimi) mariti e i loro bambini, e a non essere più invitanti a trascorrere i periodi di vacanza in campagna, a Stony Cross Park.

 

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