Clizia Incorvaia confessa: “io e Paolo Ciavarro abbiamo una voglia matta di fare l’amore” Poi arriva la rivelazione su cosa gli autori gli avevano promesso…
Poteva mancare una bella intervista a Clizia Incorvaia e il suo amore per Paolo Ciavarro ancora ostacolato dal decreto che non permette gli spostamenti di Regione? Difficile vivere un amore a distanza, se poi ti vietano anche di viaggiare siamo quasi nell’impossibile, ma per fortuna viviamo in una era digitale molto avanzata e così i due eroi del Grande Fratello Vip continuano a viversi da lontano ma vicini mentalmente…e a breve si spera anche fisicamente. Ecco le rivelazioni di Clizia di questa settimana a Novella 2000:
Clizia, anche Paolo si è prenotato?
«Con Paolo stiamo viaggiando con la mente. Per telefono abbiamo già girato tutto il mondo: vogliamo andare a vedere insieme l’aurora boreale, vogiiamo andare in India e Giappone. Come prima tappa avevamo pensato Fregene, poi Lisbona, ma idealmente abbiamo già bevuto un buon rosso e mangiato foie gras in Francia. Abbiamo un desiderio folle di stare insieme».
Invece ora vi potete vedere solo con le videochiamate. Lui è rimasto nella Casa del Gf Vip fino alla fine di metà a aprile. Poi il lockdown, ora gli spostamenti tra Regioni non si possono ancora fare. Lui è a Roma, a casa con la mamma Eleonora Giorgi. Quando vi vedrete?
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La distanza è pericolosa: può alimentare, ma può anche spegnere le passioni.
«I fuochi di paglia a distanza si spengono, ma tra me e Paolo la distanza non fa altro che alimentare il desiderio. E’ tutto un crescere. È assurdo: viviamo questa situazione orwelliana, siamo nati in un reality, siamo separati da un lockdown prima impensabile, realtà e irrealtà si confondono. E’ un destino strano: sembra separarci, invece ci unisce. Perché a unirci è tutto. Mi ha fatto impressione l’episodio della pietra».
Quale?
«Credo nel potere delle pietre, nella Casa ne avevo una al collo che per me era una sorta di amuleto magico. A un certo punto la perdo, la descrivo a Paolo. Pochi giomi dopo, lui me la porge. È allora che gli ho dato il primo bacio sulla guancia. Ho pensato a Paulo Coelho: “Nulla capita per caso”. Non era un caso che Paolo avesse trovato la mia pietra. Gli ho chiesto tante volte come l’avesse trovata, me l’ha rivelato ora a telefono».
E come l’ha trovata?
«Mi ha confessato che per un po’ l’ha cercata, ma era piccola quanto l’unghia di un pollice, difficile da trovare, ha desistito. Casualmente nel confessionale ha visto una cosa blu. Era la mia pietra. Un segno del destino: dobbiamo essere uniti».
Ora fate tanti video aperitivi?
«Siamo sempre al telefono, soprattutto la notte, perché è tutto più tranquillo, la notte i miei dormono, dorme anche la mia cucciola Nina (Ia figlia con I ’ex Francesco Sarcina, ndr). Con Paolo parliamo anche cinque ore, non ci stanchiamo mai».
Siete molto ironici tra voi.
«Ci sfottiamo, lo chiamo “pariolino” o “principe” perché è il mio principe, prendo le foto che lui posta su lnstagram e faccio video in cui risulta un po’ tamarro, lo prendo in giro insomma. Lui mi chiama “paracula”. Giochiamo. Ci sono adulti che si son dimenticati di giocare. E la nostra capacità di ridere fa bene anche al pubblico. Ho scoperto che siamo un esempio per tanti».
Cioè?
«Ricevo molti messaggi dei fan, uno mi ha fatto un piacere enorme: una signora, 57 anni, figli, sposata da quarant’anni, mi ha scritto che vedendo me e Paolo ridere è tornata a ridere con suo marito. Ha recuperato il rapporto riscoprendo il gioco in coppia. Bellissimo».
Una responsabilità: ora lei e Paolo non vi potete lasciare.
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Paolo ha detto che la prima cosa che farà appena possibile è venire in Sicilia da lei.
«Mi farebbe molto piacere, Paolo ha una parte siciliana, il padre Massimo ha una casa a Lampedusa, spesso entrambi vanno lì a pescare insieme. Ho uno zio a Lampedusa. Sarei molto contenta di condividere la sicilianità con Paolo. Vede quante cose ci uniscono?».
Vi separa la cucina: Paolo spesso ride quando lei posta foto ai fornelli.
«Sono una sicula di sostanza, so cucinare bene il pesce, l’elemento marino della mia terra. I mie piatti forti sono spaghetti alle vongole o con le cozze, involtini di pesce spada gratinati al forno, triglie alla palermitana. Nella pasta al fomo o nella carbonara è meglio lui. Ci compensiamo, comunque entrambi abbiamo la passione per il buon cibo».
Goderecci.
«Tanto. La passione per bere e mangiare bene dice tanto di una persona. In tanti non hanno questa cultura, perché mangiare e bere è cultura. Se vedo uno che abbina la coca cola alle vongole, mi alzo e me ne vado. Mio nonno Nino diceva: “Diffida degli astemi, nascondono qualcosa”. A me e Paolo invece piace molto bere bene, vino di qualità».
La coppia perfetta.
«E la cosa sublime è che tutto ciò viene naturale, spontaneo. Ora dobbiamo solo vederci…». .
Vabbè mi asterrò dal rispondere sulla frase sugli astemi, lascio a voi l’intelligenza di valutarla…per il resto non vediamo l’ora che arrivi quel giorno che li rivedrà riunirsi, giusto?