La cena di Natale di Luca Bianchini

La cena di Natale di Luca Bianchini

È la vigilia di Natale e sono tutti più romantici, più buoni e più isterici. Polignano a Mare si sveglia magicamente sotto la neve che stravolge la vita del paese, dividendolo tra chi ha le gomme termiche e chi no. Ma la più stravolta è Matilde, che riceve quella mattina un anello con smeraldo da don Mimì, suo marito, “colpevole” di averla troppo trascurata negli ultimi tempi. Lei si esalta a tal punto da improvvisare un cenone per quella stessa sera nella loro grande casa, soprannominata il “Petruzzelli”, in cui troneggia un albero di Natale alto quattro metri e risplendono le luminarie sul tetto. L’obiettivo di Matilde è sfidare davanti a tutti Ninella, la consuocera, il grande amore di gioventù di suo marito. Ma Ninella, che a 50 anni è ancora una grande guerriera, accetta la sfida. Sbaglia però a farsi la tinta “biondo champagne”, che la renderà meno sicura, ma non per questo meno bella. Quella sera, alla stessa tavola imbandita si siederanno, tra gli altri: una diciassettenne ancora vergine (Nancy); una zia con tendenze leghiste (Dora); una coppia il cui marito forse ha messo incinte due donne (Chiara e Damiano) e un ragazzo gay (Orlando) che ha dovuto scrivere a mano undici menù, su cui spicca il “supplì con la cozza tarantina” preparato con il Bimby. Tra cocktail di gamberi, regali riciclati, frecciate e risate, sparirà l’anello di Matilde, e tutti saranno indiziati. Ma ai due consuoceri, Ninella e don Mimì, importerà solo essere seduti uno accanto all’altra.

 

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