Raoul Bova finalmente dice la sua su come è andata la separazione con la moglie e si difende dalle accuse della suocera

Dopo quasi due anni di silenzio è arrivato il duro sfogo di Raoul Bova nei confronti dell’ ex moglie e della suocera

articolo scritto da Ludo

L’attore si racconta nelle pagine di Vanity Fair dopo un lungo silenzio vissuto con agonia e inquietudine. Anche se non viene mai nominata in prima persona, la destinataria diretta di queste parole è proprio Annamaria Bernardini De Pace, madre della sua ex moglie, nonna dei suoi figli, acclamato avvocato divorzista e collaboratrice di diverse testate giornalistiche. Avendo il coltello dalla parte del manico la Bernardini De Pace, a pochi mesi dalla separazione e poco dopo lo scoop della storia tra Raoul e Rocío si è subito scagliata contro l’attore accusandolo di essere un traditore, un cattivo esempio, una causa persa. D’altronde a chi se non a lui poteva essere indirizzata quella lettera dal titolo “caro genero degenerato, vai e non tornare“?

Ma nonostante questo Raoul ha sempre incassato senza batter ciglio, rimanendo inerme, passando per il bugiardo, traditore e irresponsabile, cercando riparo per proteggere la sua storia con una ragazza sensibile ed estranea alla sua precedente vita familiare. Qui la lettera pubblicata da “il giornale” nell’agosto 2014 e firmata Annamaria Bernardini. Se vi va ed avete un pò di tempo leggetela, perchè è veramente cattivella e ne racconta a iosa sull’attore preferito dagli italiani

 

Quello che ha mosso Raoul Bova a confidarsi con Vanity Fair è stato il senso di protezione verso i suoi figli, la voglia di riscatto, il dolore per la separazione che tanto gli è costata. Raoul si confida dicendo che le cose con la moglie non andavano bene già da tempo, e a nulla sono serviti i numerosi tentativi andati vani di recuperare una stabilità ormai perduta. L’attore non riusciva più ad indossare la maschera del marito perfetto e sereno e così ha preso la dura decisione della separazione, forse anche per rispetto verso i suoi figli. Ma non credeva che questa decisione lo avrebbe portato alla gogna come il peggiore dei criminali.
Ecco il suo sfogo a Vanity Fair:

 

«Sono il bersaglio di una campagna. Il traditore che merita la gogna. Finora non avevo mai reagito per non peggiorare le cose, ma alla fine ho capito che in realtà le peggioro stando zitto. Perché chi è mosso dal rancore non si ferma, più incassi e più attacca. E io devo proteggere i miei figli da questa guerra. Per questo parlo. Per dire: vi prego, basta con questa guerra che fa solo del male».

Di chi sta parlando?
«Basta leggere i giornali, i nomi di chi firma gli articoli, e quelli degli editori. La lettera aperta al “genero degenerato” mi ha profondamente ferito. Ma pazienza per me. Il problema è che tutta questa situazione fa star male i miei figli, i suoi nipoti. Come deve sentirsi, un ragazzino, nel leggere che il suo papà è un traditore superficiale, che non si è fatto nessuno scrupolo a scaricare la mamma per una ventenne? Le cose non sono andate per niente così, ma lui come fa a capirlo?».

Il suo dolore, dice, proviene dal fatto che, con tutto l’odio che è stato scatenato tramite queste lettere, il suo rapporto coi figli non è come lui vorrebbe. Vedere in giro tante coppie separate ma i cui figli vanno d’accordo con i rispettivi nuovi compagni dei genitori è il suo più grande incubo. Così Raoul vuole mettere la parole fine a questa faida familiare, che si è scatenata con l’ex suocera e l’ex moglie, per proteggere i suoi figli e la sua nuova storia d’amore con la bellissima Rocío Munoz Morales, sperando di trovare l’ormai perduta serenità e un po’ di meritata privacy.

Ha fatto bene Raoul a rispondere alle accuse della suocera dopo tanto tempo?

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