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Intervista ad Emma Marrone, eccovi il suo racconto crudo, vero, toccante, senza filtri su quello che le è accaduto in queste ultime settimane, lontana dal mondo dello spettacolo…ecco chi è veramente Emma! C’è spazio ora nella sua vita per l’amore?

Intervista ad Emma Marrone, eccovi il suo racconto crudo, vero, toccante e senza filtri su quello che le è accaduto in queste ultime settimane, lontana dal mondo dello spettacolo…ecco chi è veramente Emma! C’è spazio ora nella sua vita per l’amore?

Emma Marrone intervista Vanity Fair

 

“Ammalarsi è sempre ingiusto, ma non ho mai pensato: “Perché capita di nuovo a me?”.

Inizia così l’intervista di Emma Marrone sulla rivista “Vanity Fair”.

“Il problema che ho avuto. Mi sono detta: “È successo, mi curo, torno, e così è stato”. Sono uscita allo scoperto sui social perché avevo preso un impegno lavorativo e promesso di esibirmi a Malta. Siccome ho rispetto dei soldi degli altri, perché mi ricordo cosa significhi metterli da parte per andare a un concerto, e lì c’era gente che li aveva già spesi, ho parlato. Altrimenti, le dico la verità, sarei stata in silenzio.”

Come saprete Emma nelle scorse settimane è stata sottoposta ad un intervento chirurgico urgente, per contrastare l’insorgere di un tumore maligno a distanza di circa dieci da un precedente intervento; il magazine ci propone un’intensa intervista che abbiamo letto tutta d’un fiato:

“D: Dolore e coraggio, inferni e paradisi, non le sono mai mancati.”

“Sicuramente non mi è mancato il coraggio, ma neanche la capacità di reagire. Perché fondamentalmente questa sono: una cacasotto che conosce la reazione. Con un certo grado di retorica, mi hanno sempre descritta come una che non ha paura di niente, ma non è vero. Anzi è falso.”

“D: Quindi nelle scorse settimane ha avuto paura?”

“Sì, molta. Ma non è la paura a provocarmi l’infelicità. Non lo è mai stata. La paura mi ha sempre aiutato a non fare cazzate. A definire i confini. Non ho mai creduto a quelli che dicono: “Non ho paura di niente”. Beati loro. Io sono diversa. So affrontare il malessere fisico e tutto ciò che è legato ad una malattia, ma delle malattie o della morte, come tanti, ho paura anche io.”

“D: E di cos’altro ha paura?”

“Ho paura di fallire, di non riuscire a realizzare i miei sogni, di restare sola, di non essere amata, capita, apprezzata, per esempio, per quest’ultimo disco. Vorrei che fosse quello della rinascita artistica e non l’album da incensare soltanto perché sono stata male.”

“D: Il disco si intitola Fortuna.”

“Non ho mai creduto al destino né alla sfiga. Il metro della tua vita sei tu: è il tuo modo di scuoterti, di ovviare ai problemi, di affrontarli per quello che comportano che dà la cifra di quel che sei davvero. C’è gente a cui è andata sempre bene e gente a cui è andata sempre male, ma non è questo a determinare la tua felicità. A fare davvero la differenza non è mai quel che possiedi, e anche tra le persone a cui è andata sempre bene, mi dia retta, non è che ne veda tante poi veramente felici. Ti verrebbe da dire: “Madonna, non ti manca niente! Perché allora sei tanto frustrato, arrabbiato, depresso e triste?”.”

“D: Lei come si definirebbe?”

“Non sono una che deve essere felice a tutti i costi: adesso, come da bambina. Non sono mai stata una che deve sforzarsi di far vedere che va sempre tutto bene o che sorride a bocca larga: non devo per forza esprimere una felicità che non esiste. Sono sempre sincera: se non sono serena o allegra, lo posso tranquillamente dire.”

“D: E adesso, dopo l’operazione, come si sente?”

“Adesso sono serena, azzarderei addirittura felice.”

“D: E nelle 48 ore successive alla scoperta del ritorno del male?”

“Con gli occhi umidi. Ho pianto per due giorni perché ho imparato che tirare fuori tutto subito è meglio di covare il dolore, ma ero nera. Sentivo che la vita mi stava togliendo una possibilità. Ai medici continuavo a dire: “Fatemi cantare al concerto”. “Vasco Rossi ha scritto un pezzo per me”, “Non posso andare a Malta e operarmi dopo?”.”

“D: E i medici cosa le hanno risposto?”

“Che non era il caso “di aspettare ancora o peggio di rischiare”. Ho dovuto accettarlo e ho capito una cosa fondamentale.”

“D: Quale?”

“Che accettare non significa farsi andare bene ogni cosa o aspettare passivamente quel che ti accadrà, ma costruire la propria serenità. Ho avuto un problema di salute, ma non l’ho combattuto né respinto. L’ho fatto mio, l’ho digerito, me lo sono fatto scivolare addosso.”

“D: In Fortuna canta: “Più gira male e più mi va bene”.”

“Con il tempo ho cercato di imparare a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Non sono arrabbiata e non sto combattendo. Adesso è girata così, ma domani non è affatto detto che non giri diversamente.”

“D: Ha rappresentato un approccio utile anche durante i suoi giorni difficili?”

“Per accettare una cosa del genere è necessaria molta più consapevolezza di quanto non ne serva per combattere. Accettare di star di nuovo male mi ha aiutata ad arrivare all’intervento con serenità. Sono entrata in sala operatoria col sorriso e ne sono uscita nello stesso modo. L’operazione non mi ha incattivito: non sono arrabbiata con la vita, al limite alla vita sono grata.”

“D: Il primo tumore all’utero la colpi nel 2009.”

“Quando avevo 25 anni. La stessa età in cui mia madre, una roccia, il mio mito, una donna che non alza la voce, ma stringe i denti e sibila, l’unica persona che riesca veramente a smuovermi delle cose dentro e a mettermi paura, venne colpita da un linfoma. Chi era mia madre all’epoca? Una ragazza senza capelli che vomitava per le cure, viveva in Toscana e con mezza lira in tasca si appoggiava illecitamente alla casa dello studente o dagli amici per dormire gratis. Io sono stata fortunata. Anche nella disgrazia ho sempre avuto una botta di culo.”

“D: Alla terza operazione in dieci anni stupisce sentirle dire una cosa simile.”

“Faccio un lavoro che mi dà la possibilità economica di poter scegliere la maniera migliore per curarmi e i medici giusti e invece di essere allegra, piango.”

“D: Perché piange?”

“Perché persone che si fanno il mazzo in fabbrica e lavorano il triplo di me meriterebbero di essere curate nello stesso modo e invece non ci prendiamo in giro la medicina non è uguale per tutti. Come vivono gli altri lo vedo tutti i giorni. Vado spesso al Bambin Gesù a trovare i bambini e mi sono passate accanto tante storiacce: genitori che non possono permettersi un b&b e per stare vicino ai flgli dormono in macchina. Ecco cosa mi ha fatto davvero male nei giorni di cure, di tagli e di ospedali e di disordine emotivo: non tanto superare quello che mi è successo, ma pensare a chi è chiamato a sacrificare tutto senza avere niente. Non voglio sembrare paracula, ma è la verità.”

“D: Sente di avere un’ipoteca sulla sua vita?”

“Mi sento come una che deve guadagnarsi ogni giorno a prescindere da quello che mi è successo, però no, non sento di avere la vita ipotecata. Sarebbe pesante. Mi deprimerei e come dicono i medici, la guarigione passa anche dalla testa. Ne sono convinta: mi dia della superficiale e mi etichetti pure come vuole. Non sarebbe il primo, sa?”

“D: A etichettarla?”

“Nessuno mi ha mai regalato niente e rispetto ad altri miei colleghi ho dovuto faticare il doppio per essere capita, amata, rispettata e accettata, almeno artisticamente.”

“D: Umanamente invece?”

“Sono circondata da un amore infinito che in questo frangente particolare mi ha stupito. Nessuno di quelli che mi vuole bene o delle persone che vengono ai miei concerti facendo molti sacrifici mi ha chiesto cosa avessi esattamente. Ma semplicemente: “Come stai?”. È come se il mio pubblico fosse cresciuto con me, fosse diventato maturo al mio stesso ritmo e fosse finalmente diventato il mio specchio. Nessuna curiosità morbosa, nessuna domanda indiscreta: solo la gioia di vedermi di nuovo in piedi. D’altra parte ogni tanto incontro lo sguardo pietoso degli altri e mi incazzo: non ho bisogno di nessun pietismo. Ma di rispetto. L’altra sera ero in un ristorante e una ragazza mi ha regalato un sorriso bellissimo. Stava dicendo: “Che meraviglia vederti tornare a sorridere con i tuoi amici”. A volte nel silenzio c’è tutto.”

“D: E nelle parole?”

“C’è troppo. Da parte di gente che non sentivo da un anno che mi ha mandato messaggi rimasti senza risposta. Sui social, dove impera la tuttologia, mi hanno scritto di tutto: da “Ti sei ammalata perché mangi troppa came” a “ti sei ammalata perché hai molte vite irrisolte”. Mi sono manifestata con la mia voce anche per questo: volevo comunicare le ragioni di un’assenza in modo delicato e senza allarmismi, non volevo creare casino né tantomeno dar luogo a un melodramma. Poi il casino è scoppiato lo stesso.”

“D: Con lei è sempre così: fin dai tempi in cui andava ad Amici. Quel pregiudizio nei suoi confronti, per alcuni il peccato originario, vive ancora?”

“Senza Maria De Filippi e Amici la mia vita non sarebbe stata la stessa e non sarei la donna che sono oggi, ma se sento parlare ancora di pregiudizio mi cadono le braccia. Non è solo anacronistico, è ridicolo. Fanno tutti gli snob, però poi gli dai una poltrona, un ricco cachet ed ecco che lo snobismo si attenua, si diluisce e finisce nella dichiarazione dei redditi. Ci vorrebbe un po’ di dignità. Un po’ di coerenza.”

“D: Anche nel giudizio su di lei?”

“Ho dieci anni di carriera. Ho cantato con De Gregori, Battiato, Renato Zero, Ramazzotti, Bertè, Daniele, Mannoia, Jared Leto. Ma qual è il problema? Cosa devo dimostrare ancora?”

“D: Si risponda.”

“Agli altri niente, a me stessa ancora tutto. So di poter migliorare, lavoro ogni giorno a questo scopo.”

“D: Come si spiega la resistenza di un certo mondo nei suoi confronti?”

“Credo di aver sempre dato l’impressione di essere una persona indipendente e autonoma che non chiede favori, aiuti e facilitazioni a nessuno. Un po’ perché sono già stata facilitata nella vita e un po’ per indole. Non ho mai fatto parte di lobby esistono, eccome se esistono oppure sto antipatica a pelle, potrebbe anche essere. Una cosa però la so: magari ci metto tre anni in più ad arrivare, ma arrivo a modo mio e non scendo a compromessi. Questo dà fastidio. Non potermi controllare disturba. È un atteggiamento che viene scambiato per arroganza, ma che con l’arroganza non ha nulla a che fare.”

“D: Provi a convincerci.”

“Non mi sento arrivata e chiedo consiglio anche sulla maglietta che devo indossare. Poi qualche sciocchezza l’ho anche fatta, ma non credo di aver mai dato ai miei collaboratori l’immagine di una uscita di senno. Speriamo di averli fatti ridere ogni tanto, in questi anni. Di essere stata imperfetta: per me la perfezione è sinonimo di tristezza.”

“D: Lista dei difetti di Emma.”

“Ha tempo? Deve averlo perché sono un’infinità.”

“D: Limitiamoci al principale.”

“Il difetto più grande e al tempo stesso il più pericoloso che ho è semplice da dire. Io ti do il cuore. Mi faccio ferire, ti perdono, lascio passare gli sgarbi e anche l’ingratitudine però poi, dal nulla, senza che io sia davvero padrone della decisione, una mattina mi sveglio e ti cancello per sempre. Non riesco a tornare indietro.Ti do mille occasioni per annientarmi, distruggermi e uccidermi fino a che, a un tratto, non dico basta. Mi è successo nel lavoro, nelle amicizie, nell’amore. Quando per me non esisti più, non esisti più veramente.”

“D: Hanno provato a fregarla molte volte?”

“Come tutti quelli che si espongono senza scudi, filtri o barriere, mi è capitato, certo. Ma preferisco rischiare e continuare a essere me stessa. È una promessa che mi sono fatta tanto tempo fa: “ll successo non deve cambiarti”. Non mi ha cambiata. Nel bene e nel male. Ogni tanto un amico mi dice: “Non sapevo che fossi anche un po’ stronza”. E io di rimando: “Non mi sembra di avertelo mai nascosto” (Sorride, ndr).”

“D: Negli anni è diventata più prudente?”

“Sicuramente sì. Ho imparato a conoscere i miei limiti, li abbiamo tutti, negarlo sarebbe stupido. Ammetterli è soltanto un atto di coscienza. Un premio. Una carezza a se stessi.”

“D: Cosa la fa arrabbiare?”

“La malafede. Se dici una stronzata, io a star zitta non riesco. Te lo faccio notare. Però in realtà sono quella che vedi dal primo minuto. Non ho maschere. Se mi conosci, con il tempo ti regalo le mie fragilità, il mio essere impacciata, il mio equilibrio incerto.”

“D: Lo aveva anche da bambina, l’equilibrio incerto?”

“Sono figlia di mia madre, ma anche di mio padre che essendo impiegato in un Pronto Soccorso era abituato a parametrare ogni aspetto della vita con il pericolo. “Se ti siedi sullo sgabello, cadi”, “Se attraversi la strada, ti investono”. Non l’ho mai biasimato per questo e però, pur amandolo, al tempo stesso, ho amato anche mia madre che è l’esatto opposto ed era per il “vivi e lascia vivere”: “Non possiamo tenerla sotto una campana di vetro”,diceva. Il mio equilibrio, anche se incerto, l’ho trovato nella diversità dell’esempio.”

“D: A che età ha scoperto l’ambizione?”

“Oddio. Credo di aver avuto sempre la sensazione interiore di voler lasciare il Salento che pure è casa mia, il posto in cui torno sempre non appena posso. Mi sono sempre sentita altrove, pur non avendo altri metri di giudizio. Ci stavo stretta, anche quando ero solo una bambina. Il resto l’ha fatto la musica. Era l’unica cosa che sapessi fare e nel confronto con le altre band, passo dopo passo, ho trovato il mio biglietto per andare via. Il mezzo per cambiare vita.”

“D: Prima fuga, a 18 anni.”

“Tutti dicevano: “Emma è pazza”. E avevano ragione, è ovvio. Perché se non hai mai visto niente che non sia la dimensione del tuo microscopico paese, l’idea di andare in una grande città spandeva attorno un’aria di follia. L’ho fatto, sono andata via e poi sono tornata.”

“D: La prima volta la fuga non riuscì.”

“Andai a fare un programma TV a Roma e anche se la trasmissione non andò granché fu utilissima per capire che avevo ragione. Tornai a casa, ma senza alcun tipo di tristezza. Iniziai a sbattermi, feci miliardi di lavori, la commessa, la magazziniera, l’assistente agli anziani e solo dopo, quando fu veramente il momento di spiccare il volo, ero pronta. Finalmente pronta.”

“D: Il Salento però resta un punto fisso sulla sua carta geografico sentimentale.”

“Il pettegolezzo inutile con gli amici fatto al solo scopo di riderne, le puttanate di sempre, una dimensione ideale, pulita, libera dalle convenienze o dai nomi celebri, che non prevede altro che il piacere di stare insieme come quando eravamo bambini. Mi fa bene il Salento, non è un caso scusi il gioco di parole se ci ho comprato casa. Ho bisogno di normalità: sono una persona normale.”

“D: Sembra non aver dimenticato niente.”

“Mi ricordo tutto, anche le mattonelle della casa di Prato in cui sono cresciuta. Non dimentico nulla, né le cose belle né quelle brutte. Ma non porto rancore e non sono vendicativa. Per esserlo devi nutrire la cattiveria. Una cosa che non mi appartiene.”

“D: Lei si scusa spesso.”

“E dico spesso grazie. Mi sembra naturale. A volte rimprovero anche gli avventori dei bar di Roma o di Milano. Entrano e dicono: “Un caffé”. Allora dal bancone si sente la mia voce: “Si dice buongiorno, potrei avere un caffè per favore?”. Dire grazie è una questione di civiltà.”

“D: In “Stupida allegria”, un bel brano di Fortuna scritto con Franco126, ci sono tre parole. Inaffidabile, fragile, instabile. Quale le somiglia di più?”

“Inaffidabile no. Su di me puoi contare. Se mi dici un segreto me lo porto nella tomba. Fragile e instabile, invece, mi appartengono. Non è facile essere stabili facendo il mio mestiere sa.”.

“D: Lei però ai fan si concede.”

“Per una foto sempre. E ringrazio anche dio che ci sia qualcuno che me la chiede anche se ho i capelli per aria, la faccia stravolta e indosso una tuta. Divento una bestia però, se senza chiedermi il permesso, mi filmi al ristorante mentre magari sto mangiando.”

“D: Perché?”

“Perché non sono una scimmia allo zoo.”

“D: Cos’è l’amore per lei?”

“Qualcuno che ti chiede se hai fame, se hai mangiato, se può prepararti qualcosa di buono.”

“D: Ed è innamorata adesso?”

“Non mi capita da un paio d’anni.”

“D: Le manca?”

“Mi manca sì, mi manca essere amata. Assolutamente sì. Mi rendo conto di amare profondamente una persona quando non cerco il controllo, ma sono circondata da tante relazioni che sono basate sul controllo e da persone che scelgono una persona per poter esercitare un dominio che le rasserena. Secondo me quello non è amore vero.”

“D: Quando è amore vero?”

“Amore è quando tu rischi di mandare a puttane la tua vita perché il tuo fine e amare. Continuerò a vederla sempre così e probabilmente ci rimetterò sempre. Se metti dei paletti non valuti niente: stare con quella persona, farci l’amore, restare sul divano a vedere un film di cui non ti frega niente per il solo fatto di starci con lui. Probabilmente resterò sola per tutta la vita, ma non voglio cambiare la mia visione dell’amore. Vivo in un mondo in cui c’è tanta apparenza e in cui sotto il tappeto delle relazioni virtualmente felici si nasconde l’inferno. A quel tipo di relazione preferisco la solitudine.”

“D: Come è stata la sua ultima storia d’amore?”

“Una cosa vissuta in pieno, senza mettermi al sicuro né pensare a quello che sarebbe stato. Sapevo che poteva distruggermi, ma io so amare soltanto così. Senza difese. Non conosco vie di mezzo: o ami o non ami. Quando sento dire: “Adesso mi impegno per far andare bene la relazione” mi sento male. Mi viene da pensare a un compito in classe. Non mi sta bene. Non voglio essere un impegno, ma la persona che ami. Se non puoi, se non sei in grado, se non ci credi: fatti da parte.”

Veramente una bella intervista, voi cosa pensate delle sue dichiarazioni a 360°?

 

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Giordana Angi

“I problemi, ma quelli ci sono sempre, è che, appunto, la vita non è che ha molti altri modi…”

La cantante si riferisce al suo vissuto e poi prosegue:

“E non è che le cose se uno te le spiega a parole, tu le capisci. Sennò non continueremmo a fare tutte queste cavolate. Il dolore è lo spunto per poter migliorare o, forse, per poter cambiare. Certo, è quello che abbiamo per cercare di capire.”

Inizia così l’intervista a Giordana Angi pubblicata sulle pagine del settimanale “Chi”, andiamo a leggere nel dettaglio cosa gli ha raccontato in relazione al suo disco appena uscito:

“D: L’ultimo anno: una corsa. Fino a questo secondo disco.”

“Sa quando scorre sul telefono, magari è in treno, e vede i luoghi in cui è stata? Ecco, in Italia non c’è punto che io non abbia toccato, incredibile. Il disco…ebbene era il momento di farlo, avevo l’ispirazione, mi ero innamorata in quel periodo. Oddio, innamorata…»

“D: Innamorata è bello.”

“Eh sì, innamorata è bello, ma siccome poi è finita lì… Però quel sentimento di inizio, di essere in qualche modo…di essere ancora più liberi proprio perché si è in due, ha fatto in modo che io volessi dedicare. E ci sono quattro canzoni che sono nate così, io non pensavo al disco, pensavo a fare la cosa più bella che sapevo fare. Così la mattina registravo in auto, poi registravo in aeroporto, poi la notte, in albergo…”

“D: E poi?”

“E poi ci sono altri pezzi. ‘Sempre pronti a giudicare’ è l’unico che ho scritto con altri autori, e ‘Paura di morire non ne ho’, che parla del coraggio delle idee.”

“D: Lei, che ha fatto coming out ad Amici, ultimamente ha tenuto a precisare riguardo l’omosessualità: “Siamo nel 2020, trovo assurdo dover ancora trattare questi temi”, perché?”

“Perché nessuno dovrebbe fare distinzione di generi, come non si fa fra biondo e moro: quando non mi si chiederà più, allora vorrà dire che saremo liberi. Almeno un po’ più liberi.”

“D: Intanto, lei sul suo disco ha detto: “Lo ascolterete e vi innamorerete”. È un impegno, sa?”

“Oddio, in effetti…più che altro, è quello che spero.”

“D: Meglio scrivere o cantare?”

“Mah, penso che il lavoro che più mi appartiene sia quello della scrittura, mi sono anche chiesta se sarei riuscita a cantare non scrivendo e la risposta è stata: “No”. Io so che canto perché scrivo e non viceversa.”

“D: E non le piace esibirsi?”

“Il palco mi piace, è adrenalina, ma apparire non mi interessa, non me ne frega proprio niente.”

“D: E il palco dell’Ariston?”

“Penso che non ci sia palco più prestigioso di quello di Sanremo, dove poter presentare una canzone inedita. E io ho un pezzo in cui credo. Molto. Esiste. Poi ci sono delle trafile che non dipendono da me, ma certo che sarei molto felice di partecipare.”

“D: A proposito, e il pezzo che doveva scrivere per la Pausini?”

“Laura, quando venne in trasmissione per i duetti, la prima cosa che fece quando entrò in saletta, mi guardò e mi disse: “Io voglio che tu mi scriva una canzone”. E io mi sono girata e ho detto: “Ma che, dici a me?”. Poi ci ho pensato e, in effetti, ci sto lavorando, io sono davvero una rompiballe con me… Poi, se nel suo prossimo disco sentirete una canzone scritta da me, vorrà dire che è una canzone che è piaciuta a lei e che prima era piaciuta a me. Altrimenti vorrà dire che non è andata, io ci sto provando.”

“D: Giordana ha appena chiuso il tour, sollievo o nostalgia?”

“Se non fosse uscito il disco, avrei voglia di ricominciare subito. Oddio, dieci giorni per dormire mi piacerebbero. In effetti, il sonno mi manca un po’, ma per il resto sono tutta felice.”

Cosa pensate delle sue dichiarazioni?

 

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Michelle Hunziker e Filippo Bisciglia

 

 

 

 

 

 

Mercoledì 16 ottobre andrà in onda la semifinale di Amici Celebrities e il regolamento del programma verrà in parte stravolto.

A partire da giovedì scorso i telespettatori possono decidere chi volere in finale tra: Emanuele Filiberto, Ciro Ferrara, Laura Torrisi, Filippo Bisciglia, Pamela Camassa e Massimiliano Varrese.

Inoltre, a fare da quarto giudice per le prove speciali, ci sarà niente popo di meno che: Maria De Filippi!!

E’ la prima volta che la conduttrice diventa giudice in suo programma!

A cosa è dovuta questa novità? Forse alla sostituzione al comando con Michelle Hunziker che non ha sortito gli effetti sperati in termini di audience (superata di ben 5 punti percentuali di share dalla fiction su Raiuno) e che avrà “costretto” la padrona di casa a ritornare nel programma?   THINKING

In molti si sono chiesti se i programmi storici della De Filippi si potessero reggere in piedi anche senza la sua presenza al timone di comando, sembra che le prime risposte siano piuttosto palesi…voi cosa pensate?

by Emmaforever

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Sanremo 2020

 

 

 

 

 

 

 

Il settimanale Spy ci fornisce un’interessante anticipazione riguardante il prossimo Festival di Sanremoin onda a febbraio 2020 e che, come sapete, avrà come conduttore e direttore artistico Amadeus. Proprio quest’ultimo ha espresso la volontà di avere tra i concorrenti in gara Alberto Ursoil tenore che ha vinto l’ultima edizione di Amici, perchè lo ritiene un cantante molto apprezzato dal pubblico e dalla critica. Di questa sua volontà ne sarà molto contenta Maria De Filippi che, da subito, ha incoraggiato e sostenuto il giovane tenore, volendolo come coach dei blu ad Amici Celebrities e recandosi addirittura il 29 settembre ad assistere al primo concerto di Alberto a Roma, seduta accanto alla famiglia di lui (gesto insolito per la conduttrice che l’ha fatto per ben pochi cantanti da lei resi famosi).

E voi, siete d’accordo con la scelta di Amadeus?

by emmaforever

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Ex ballerina di ‘Amici’ è in dolce attesa!

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Maria de Filippi amici nipotini

 

 

 

 

 

Susy Fuccillo ballerina della settima edizione di Amici, è al terzo mese di gravidanza e a breve diventerà mamma per la seconda volta.

Il 19 Maggio 2018 ha dato alla luce una bellissima bambina, Cristina.

Susy come Agata Reale, non era molto amata dalla storica insegnante del tanent Alessandra Celentano, che la definiva, addirittura, “l’anti-danza”, ma era invece la preferita di Garrison.

La Fuccillo nel 2015 è convolata a nozze con Salvatore e la cerimonia si è svolta a Catania, tra gli invitati era presente anche Marco Carta.

Sui social ha sempre ringraziato il programma, grazie ad esso ha infatti avuto la possibilità di vivere altre opportunità nel mondo della danza; ora Susy gestisce un’agenzia di eventi, specializzata proprio in gare di danza.

La ragazza è anche una stilista affermata, a New York ha lanciato la sua linea di abbigliamento chiamata “Bereshift”, presentata tra l’altro anche alla “Fashion Week”.

Porgiamo i nostri migliori auguri a Susy Fuccillo e al marito.

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‘Uomini e Donne’ È cambiato il regolamento del programma : i tronisti possono mantenere aperto il profilo su Instagram!! Questa decisione regala più trasparenza al programma secondo voi?

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uomini e donne regolamento

 

 

 

 

 

 

Fino a qualche tempo fa le nostre supertalpine  KISS individuavano i futuri tronisti osservando Instagram: chi spariva dai radar era quasi certo che potesse divenire il o la futura tronista perché il regolamento prevedeva di chiudere il profilo per non far trapelare nulla. Questa decisione faceva sì che i tronisti, per mandare messaggi in codice al corteggiatori/trici preferiti, attivassero profili fake con i quali piacciare anche il preferito.

Poi ci fu il caso del tronista Marco Cartasegna, cui fu concesso di tenere aperto il profilo esclusivamente per motivi di lavoro. Prima di lui Oscar Branzani, poi Andrea Zelletta, insomma coloro che lavoravano tramite social potevano lasciarlo aperto ma non usarlo.

Ad oggi il regolamento è cambiato: tutti i nuovi tronisti possono mantenere aperto il loro profilo e dunque non hanno più bisogno di spiare attraverso quello di amici o parenti oppure creare dei fake. Questa novità la possiamo infatti osservare proprio con Giulio Raselli e Alessandro Zarino, però in teoria non dovrebbero usarlo per scopi diversi dal lavoro e allora come mai stanotte le talpine hanno beccato un nuovo segui di uno di loro?

Che ne pensate di questa mossa, può regalare meno trasparenza al programma? Si comincia con qualche like innocuo per poi finire a chissà cosa? Attenzione redazione cara…

by emmaforever

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amici celebrities

 

 

 

 

 

 

 

Il settimanale “Chi” questa settimana ci presenta un’interessante intervista a Laura Torrisi, rivelazione nel ruolo di cantante ad Amici Celebrities.

Laura è stata in grado di trasformare in esibizioni notevoli, spronata da Maria De Filippi e il suo staff, quello che fino a poco tempo prima era un hobby casalingo o da riservare alle serate di karaoke con gli amici.

Andiamo a leggere cosa ha raccontato loro:

“D: Laura, fino a oggi, qual è stato il momento più facile e quello più difficile di quest’avventura?”

“Non c’è stato un momento facile in questo percorso (sorride, ndr). Sin dai tempi della chiamata di Maria è stato tutto in salita per me perché non ero convinta di voler partecipare, per la mia paura di esibirmi in pubblico. Quest’ultimo, per esempio, è un motivo per il quale ho rifiutato tante volte di recitare a teatro.”

“D: Allora le chiedo: come si è lasciata convincere?”

“Merito della passione che ho per il canto. Mi è sembrata un’ottima occasione per provare a superare paure e timidezze e poi sono state importanti, fondamentali, la fiducia di Maria insieme con quella di mia figlia Martina per far sì che io sia qui oggi.”

“D: Durante la prima esibizione singola, ha cantanto “Nonno Hollywood”. Ha pianto…quanto era coinvolta?”

“Le spiego: mio nonno era un contadino, vivaista, amante delle piante e della natura. Passavo ore nella sua serra d’estate, quando andavamo a trovarlo durante le vacanze estive (abitavano in Sicilia, vicino a Catania, ndr), il mio pollice verde lo devo a lui e a mia nonna. Diciamo che il mio cuore a volte ritorna indietro a quelle estati e sorride di momenti felici (si commuove, ndr).”

“D: Il primo commento a caldo di sua figlia Martina qual è stato?”

“Sei stata bravissima mamma, si vede che ti piace fare la cantante!”

“D: Il percorso di cantante può diventare un qualcosa da affiancare alla sua carriera da attrice? O resterà una passione?”

“Per me sarebbe meraviglioso! Prima, però, devo superare la mia paura del palco e spero che quest’esperienza tra “professionismo e gioco” mi aiuti a vincere la timidezza.”

“D: Prima di Amici Celebrities quando e dove cantava?”

“Ho iniziato da piccola, cantavo da sola con la spazzola che usavo come microfono in mano e giravo per casa. Crescendo è arrivato un classico: in bagno sotto la doccia e in auto a squarciagola. Da grandicella il massimo erano karaoke e i piano bar con amici, ma io sognavo di mettere su una band!”

“D: Il complimento più bello che ha ricevuto dietro le telecamere?”

“In molti mi hanno scritto parole stupende del tipo: mi hai fatto venire i brividi, mi hai emozionato e mi hai fatto piangere…non ho parole per descrivere la bellezza di questi giudizi! Arrivare a qualcuno per chi vive d’arte, vale per l’attore come per il cantante come per altri mestieri creativi, credo che sia la cosa più bella del mondo. E io ringrazio tutti.”

“D: Come è andato il primo incontro con Maria De Filippi?”

“Emozionante. Non riuscivo a guardarla negli occhi. La stimo da sempre e ora ancor di più, non è umana! È un cyborg (sorride, ndr) riesce a pensare e a fare mille cose in pochi secondi.”

“D: Quindi ha accettato subito.”

“No. Anzi, come dicevo ero molto titubante: l’istinto era di rispondere “no” a causa della mia paura nell’affrontare il palco, il pubblico…ma Martina e Maria mi hanno convita! Merito loro (sorride, ndr).”

“D: La sua canzone del cuore?”

“È un segreto e poi se lo dico in studio me la fanno fare e giocano sull’emozione!”

“D: Con chi ha legato di più?”

“Con Chiara Giordano. Ma purtroppo è già uscita. Spero nel ripescaggio, perché ha una passione vera per il ballo. Bisogna legarla per farla stare ferma!”

“D: Lei è felice?”

“Sono serena. Meglio che felice. Dura di più.”

“D: Andrebbe a Sanremo in gara?”

“Colpo allo stomaco. Mio nonno avrebbe tanto voluto vedermi su quel palco. Chissà, magari un giorno riuscirò a esaudire anche questo desiderio. Adesso mi concentro su questo. L’universo ci ascolta e alla vita ogni tanto piace stupirci con effetti speciali! Ho sempre sognato e continuerò a farlo, sempre e comunque.”

Mmmmh apprendiamo quindi dall’attrice che ad un certo punto dello show sarà previsto un ripescaggio…

Cosa pensate delle sue dichiarazioni?

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Milly Carlucci e Maria De Filippi

 

 

 

 

 

Come sapete da una settimana è partito su canale 5 ‘Amici Celebrities‘ (le anticipazioni di quello che vedrete stasera CLICCANDO QUI), condotto inizialmente da Maria De Filippi per le prime due puntate, ma che passerà dalla prossima settimana nelle mani capaci di Michelle Hunziker. Ieri il sito ‘Dagospia’ aveva diffuso una notizia secondo la quale Milly Carlucci si sarebbe scagliata contro Maria De Filippi. La conduttrice di “Ballando con Le Stelle” avrebbe inviato attraverso il suo avvocato, una diffida contro Mediaset. Vi starete chiedendo il perché?!

A suo avviso, “Amici Celebrities” è molto simile al suo programma. Forse li accomuna il fatto che partecipano personaggi noti, ma in Amici Celebrities, i vip devono confrontarsi anche in altre discipline, mentre in Ballando con Le Stelle solo appunto nel ballo. Subito si è pensato ad una lunga diatriba tra le due conduttrici. Milly Carlucci però ha fatto un post su Twitter, scrivendo:

Dopo questo, Mediaset a ‘Fanpage.it’ha confermato la diffida partita da Milly pur non avendo nessuna intenzione di replicare e dar seguito a questo trash. E’ intervenuta anche Cristina Plevani vincitrice della prima edizione del Grande Fratello, confermando al noto portale che in realtà già nel 2001 Maurizio Costanzo aveva confidato l’intenzione di proporre il talent con personaggi famosi ed ex coinquilini della casa più spiata d’Italia.

“L’idea di Costanzo era quella di fare una edizione speciale di Amici con tutti i protagonisti del Grande Fratello 1 e 2 e altri personaggi del mondo dello spettacolo.  Il concetto era molto semplice ‘o sai fare qualcosa e lo dimostri o sparisci dalla tv’. Insomma dovevamo metterci in gioco non solo nel ballo e nel canto,ma anche nella recitazione. Il  messaggio era importante:  dimostrare di saper fare qualcosa. Ho firmato un contratto il 10 Dicembre 2001, ma alla fine non se n’è fatto più nulla e il progetto è rimasto nel cassetto. Peccato”.

Conclude il tutto Dagospia pubblicando un nuovo articolo, in cui vi è scritto che l’avvocato di Milly Carlucci avrebbe risposto così:

“Non era una diffida, ma un semplice invito al buon senso”.

Quindi qualcosa sotto comunque c’era. Voi che ne pensate…credete ci siano davvero i presupposti per una forma qualsiasi di plagio?

 

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Amici Celebrities

 

 

 

Anche questa settimana abbiamo assistito ad una duplice eliminazione, una nella squadra dei bianchi ed una, per par condicio, nella squadra dei blu.

Maria ha mostrato all’inizio dei video in cui la squadra dei bianche parlava delle strategie per la puntata, facendo anche dei commenti sugli avversari, nella fattispecie Filippo che parlando liberamente ha definito “Pippa” più volte Emanuele della squadra dei blu…termine rimarcato nel video.

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Niente di che ma Filippo si è sentito in imbarazzo nel vedere un momento privato mostrato a tutta l’Italia e si è scusato con la persona che aveva offeso, ma la situazione è diventata sempre più tesa.

In un altro video Filippo infatti si lamenta che i tre ritornelli affibbiatigli in un sfida fossero molto più difficili da prendere “senza steccare” rispetto a quelli dati all’avversaria (Francesca), che secondo lui erano più semplici.

Filippo è sempre più inviperito e la cosa che gli da più fastidio è vedere addirittura uno schema mostrato sul led, in cui i tecnici gli dimostrano che il livello di difficoltà era pressoché uguale per entrambi, video mostrato su richiesta della conduttrice.Seguici su instagram: Vicolodellenewsegossip

Il conduttore di TI ha continuanto con le polemiche (ipotezzando un complotto nei suoi confronti, non sapendo che il suo microfono fosse aperto, le fa Brava…brava…), scatenando a questo punto addirittura la reazione di Maria De Filippi, serafica per antonomasia, che gli ha fatto notare che con il suo comportamento mette in discussione l’operato della produzione.

“Perchè mi dici brava? Hai messo ripetutamente in discussione la buona fede dei miei collaboratori! Ho piena fede nella loro imparzialità e gli ho chiesto io di mostrare quello che hai visto!”

Lui ci resta di stucco e continuerà sotto tono la puntata (seduto con le gambe divaricate e il capo chino), il pubblico ha provato a sostenerlo per tutta la puntata, capendo il suo disagio.Seguici su instagram: Vicolodellenewsegossip

Ospite: Luca Argentero che si aggiunge ai giudici.

Ospite: Alessandra Amoroso (che festeggia i dieci anni di attività) che ha cantato mentre Raniero ballava, Irama che ha cantato mentre Massimiliano ballava, Geppi Cucciari (entrambe hanno fatto una dedica ad Emma Marrone in relazione ai fatti degli ultimi giorni…)

Nella chiusura del suo monologo Geppi ha ricordato gli insulti fatti ad Emma dagli hater a causa delle sue dichiarazioni sull’eguaglianza, atteggiamenti deprecabili…inutile dire che lo studio si è speso in cori e applausi per Emma.

Scontro tra Platinette e Bastianich che non accetta le sue critiche, la prima fa notare al concorrente che deve accettare il giudizio di chi è preposto a farlo (fai il cuoco, sei uno chef, tratti gli altri chef come pezze da piedi…), come accade quando è lui a giudicare…proseguiranno a battibeccare per tutta la serata.

Sarà proprio il giudizio mediocre di Platinette a decretarne l’eliminazione (Joe non è parso proprio dispiaciuto, in fondo ha ottenuto quello che voleva, farsi conoscere come cantante ed autore…).

L’altra eliminata della puntata è stata Cristina Donadio nella squadra dei bianchi.

Curiosità:

Hanno fatto uno scherzo ad Alberto in relazione “all’attrazione” che prova per Laura Torrisi, in pratica la redazione gli ha fatto credere che l’attrice si fosse lamentata con loro per le attenzioni che le riservava! HAHA HAHASeguici su instagram: Vicolodellenewsegossip

E’ stato fatto anche uno scherzo a Giordana, si sono inventati un influencer che si sarebbe esibito con lei al posto di Ciro Ferrara, saranno protagonisti di un dialogo molto buffo (un cafoncello che ha da ridire su tutti, spocchioso al limite del credibile… HAHA HAHA )

Maria ha sfruttato l’occasione per ricordare il carattere fumantino della cantante.

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Maria De Filippi amici

 

 

 

 

 

 

 

“Il Fatto Quotidiano” ci riporta una notizia di cronaca che ha dell’incredibile!

Vittorio Grigolo, prestigioso tenore conosciuto in tutto il mondo ed ex coach di Amici 18, è stato sostituito in uno spettacolo perché accusato di molestie sessuali!  :O

La vicenda risale al 18 settembre scorso al Royal Opera House, con in scena lo spettacolo Faust: al “Sun” alcuni testimoni oculari hanno riferito di aver visto Grigolo, ancora in abiti di scena, palpare una delle coriste nonostante quest’ultima e gli altri membri del coro gli intimassero di smetterla!

Pare che il tenore abbia risposto bruscamente a quest’ultimi!

Questo gesto gli è costato la sostituzione con il collega russo Georgy Vasiliev per l’esibizione finale a Yokohama, in Giappone.

Questo scioccante episodio trova però fondamento in una rivelazione che Grigolo fece nel 2015 al magazine “Vanity Fair”:

“Sono un drogato di sesso!”

Cosa ne pensate dell’intera vicenda?

by Emmaforever

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