Finalmente L’Isola s’affranca della triste e noiosa pagina del canna-gate dopo le precisazioni del capo-progetto nella scorsa puntata, ma naturalmente torna a sprofondare nella solita struttura annacquata, senza grandi evoluzioni e dinamiche. 
L’unico argomento dibattuto a lungo e cavalcato sui social con tanto di hashtag in tendenza è stata la famigerata e presunta omofobia di Franco Terlizzi ai danni del sensitivo inglese Craig Warwick, colui che asserisce di parlare con gli angeli e i defunti.
La questione è stata, quasi quanto il canna-gate, sviscerata nella solite sedi “competenti” (vale a dire, Domenica Live, Pomeriggio 5 e Striscia la Notizia). 
Dopo il malore improvviso di Craig nella puntata precedente, a suo dire sopraggiunto a causa delle costole fratturate (causa del suo ritiro e per le quali stranamente non aveva, prima di allora, accusato grandi dolori… ), ieri sera Franco è stato finalmente messo al corrente delle accuse rivoltegli e si è potuto difendere. Molti sui social si sono scagliati contro Franco, reputandolo sicuramente un omofobo, a mio avviso più per un pregiudizio radicato nei suoi confronti per via di presunte raccomandazioni e per un’antipatia collettiva nei suoi riguardi.
E come succede a volte nei social, si segue il trend. Terlizzi ha sicuramente una mentalità retrograda, frutto della sua evidente “ignoranza” (non credo giochi a fare l’ignorante, viste le palesi lacune linguistiche durante i suoi discorsi… ) e di contesti in cui probabilmente ha vissuto. Ciò non dev’essere necessariamente legato all’omofobia. Persino il gesto dell’orecchio (mostrato all’interno di una clip de Le Iene, durante un’intervista a Franco) è antesignano di quell’ignoranza di base che porta a identificare i gay attraverso quel gesto, ma questo non comporta necessariamente omofobia.
Come non ricordare un altro esempio lampante: Asia Nuccetelli durante il GFVIP1 fece lo stesso gesto verso Gabriele Rossi, ma era mica omofoba? Non direi. Purtroppo ancora oggi i gay vengono persino definiti con il gergo locale, da molti giustamente ritenuto più un linguaggio volgare, ma vi posso assicurare che in alcune zone soprattutto del Sud, trattasi semplicemente di gergo o forma dialettale a cui non si attribuisce alcun intento omofobico o discriminatorio.
Occorrerebbe semplicemente abbattere queste forme ormai obsolete per rivolgersi a un omosessuale, ed è un passo da compiere il più presto possibile, ma allo stesso tempo sarebbe cosa buona e giusta ridimensionare e contestualizzare il concetto di ‘omofobia’ e non appiopparlo con troppa superficialità. Eva Henger, ormai ritenuta teste importante nel canna-gate, testimonia a favore di Franco asserendo che quest’ultimo già sapesse sin dall’inizio dell’omosessualità di Craig ma che non abbia mai accennato ad alcun intento discriminatorio e offensivo.
Durante i loro discorsi relativi alle proprie famiglie, si viene subito a sapere del compagno di Craig e Franco non ha mai detto alcunché al riguardo. Dopodiché abbraccia, bacia e dorme insieme a Craig, ben conscio della sua omosessualità. Com’è possibile che poi abbia potuto dire improvvisamente: “Sei gay, schifo”?!
Nella clip andata in onda, si intuisce soltanto che Franco abbia avuto da ridire fortemente sul comportamento di Franco, definendolo: “egoista schifoso”.
È possibile che Craig, straniero, abbia potuto fraintendere le parole? Warwick sostiene che ci fossero le telecamere, allora per quale motivo Franco che non ha avuto alcun problema a definirlo ‘gay schifoso’ davanti alla telecamere durante la notte, invece il mattino seguente ha semplicemente parlato di ‘egoista schifoso’?
Com’è possibile che non abbia mai esternato agli altri concorrenti la parola incriminata (schifo)? Craig, tampinato da quelli di Striscia e Barbara d’Urso poi, potrebbe aver colto la palla al balzo per cercare di divincolarsi abilmente e cambiar discorso con un altro importante caso mediatico, che in effetti ha fatto per un attimo dimenticare l’affaire precedente. Warwick infatti non è stato ritenuto sincero neppure nelle dichiarazioni relative al canna-gate. Se fosse vero, invece, pare strano che la parola ‘schifo’ o ‘schifoso’ sia effettivamente sbucata solo quando è giunto in Italia durante le trasmissioni televisive.
Prima di allora non ha mai nominato Franco benché ne avesse la possibilità, così come Franco non ha mai nominato Craig, benché sapesse dall’inizio che fosse gay. Un omofobo un po’ strano. Il video non c’è, prove non ce ne sono e questi processi alle intenzioni, vero o falso che sia l’accadimento, non hanno molto senso se non a ledere l’immagine dell’uno e conferire spazio all’altro.
Perrotta torna a nominare Alessia (e viceversa) reputandola la burattinaia del gruppo, dimenticandosi che esistono semplicemente dei gruppi creati per simpatie/antipatie e lei stessa fa parte del gruppetto dei giovani (con delle nomination altrettanto uguali di Rosa, Paola ed Elena). Ma naturalmente l’ex tronista, ben consapevole di questa dinamica trita e ritrita che vede vincenti le vittime di presunti complotti, tende a sottolineare cose campate per aria.
Ripescate Nadia Rinaldi ed Elena Morali per L’Isola che non c’è. Nominati dal gruppo Alessia Mancini, Simone Barbato e Rosa Perrotta. Ovviamente l’inutile Simone, per altro pure poco simpatico, si salverà a discapito di chi perlomeno delle dinamiche le crea, possano o non possano piacere. Che ne pensate?
Commento a cura di Haske
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