GF Vip 6, Katia Ricciarelli sbotta contro Davide Silvestri e Barù perchè l’hanno “offesa”

GF Vip 6, Katia Ricciarelli sbotta contro Davide Silvestri e Barù perchè l’hanno “offesa”

Tutti conosciamo il significato del termine Karma, concetto proveniente dalla religione buddista secondo il quale un’azione virtuosa volontaria genera una o più rinascite positive, mentre un’azione non virtuosa volontaria, che produce sofferenza, genera rinascite negative.

In queste settimane abbiamo sentito uscire dalla bocca di Katia Ricciarelli i peggiori insulti nei confronti di alcuni concorrenti che hanno portato anche ad una diffida (GF Vip 6: Ecco come ha reagito Katia Ricciarelli alla diffida di Pago, ex marito di Miriana Trevisan) e all’accusa da parte del web alla cantante di essere razzista, misogina, abilista e omofoba.

Ma lei, nonostante il confronto televisivo, non solo non si è resa conto della gravità delle sue affermazioni ma, al contrario, ieri ha perso le staffe per un’uscita spiritosa di Davide Silvestri e Barù che l’hanno definita “vecchia“, a cui ha risposto:

“Sono offesa perché, fatalità, io ho più anni di voi ma me ne vanto! Tu non devi scherzare con me, sarebbe come se io dicessi che tu sei un nano! Non le voglio le scuse, bisogna stare attenti a quello che si dice! Oggi Valeria si è arrabbiata perché uno le ha detto ‘Valeriona’. E a me venite a dire ‘vecchietta’ e lui ( riferendosi a Barù,) ribadisce ‘cos’hai con quella vecchietta’, no! Cazz* ragazzi! Arrivate ai miei anni come sono arrivata io, con il bagaglio che ho io. State esagerando, state oltrepassando il limite, non solo in questa situazione ma anche in altre cose, state attenti a come parlate. Io non mi voglio offendere ma non posso evitare adesso di essere addolorata. Lasciatemi andare a letto così mi faccio il mio piantarello.”

Che ne pensate di questa reazione di Katia Ricciarelli?

by Emmaforever

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  1. esculapiusil 13/01/2022 17:18

    «infernal dea che alla veletta stava», assegnato da Manzoni alla principale accusatrice degli innocenti condannati come untori della pestilenza del 1632 a Milano (Manzoni 1845, p. 404)

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