Prima e dopo…il bisturi, bisogna davvero ricorrere al chirurgo estetico per star bene con se stessi? Quanto dolore nasconde il più piccolo dei ritocchini…by Miss P #Isola #Uominiedonne

Prima e dopo…il bisturi.

Oggi smanettando un po’ su Google mi è capitata sotto gli occhi la foto di una giovanissima Belen e non volevo credere che quella ragazzetta, carina ma normalissima potesse essere la stessa Belen che è diventata l’icona di bellezza di questi ultimi anni, ma era davvero lei!.

Io credo che se il piccolo di casa, vedesse quella foto non so se riuscirebbe a dire: mamma!.

Ovale diverso, mento diverso, ovviamente labbra completamente diverse, occhi stravolti, spalancati, palpebra fissa molto sollevata, persino il colore dell’iride diverso, da un marrone intenso ad un verde bosco, poi quell’aria felina che ormai accomuna molte donne (facoltose), famose o meno, sia di una certa, ma anche purtroppo molto giovani come la suddetta famosa showgirl, che non si accettano, pur essendo giovani e già molto belle di loro…e qui mi sto limitando a parlare solo del volto!.

Così mi è venuto spontaneo fare una riflessione sulla chirurgia estetica (lei è stata solo il pretesto per un’analisi più profonda…non è la prima e non sarà l’ultima a ricorrere all’aiuto del chirurgo estetico), che non vorrei affrontare dal solito punto di vista moralistico della noiosa bacchettona benpensante:

“…eh ma che vergogna, sono tutte uguali, tutte rifatte, sembrano dei gatti, tutto finto…”

E nemmeno rifarmi ai ritriti discorsi proletari e sub proletari, a volte un po’ invidiosi, diciamolo:

“…il mondo va a pezzi, è tutta un’ingiustizia, nel futuro ci si dividerà in donne ricche, perennemente giovani (che è poi tutto da disquisire che la chirurgia estetica, ti tolga davvero gli anni…) e in donne povere, vecchie, piene di rughe, tutte cadenti…”

Io vorrei affrontare l’argomento sotto un altro punto di vista, quello strettamente legato alla pratica medico ospedaliera.

Intanto anche tra chi può permettersi questi interventi di ringiovanimento se non di stravolgimento estetico, ci sarà sempre chi può permettersi il chirurgo di grido, ma anche più bravo e professionale, nelle cliniche più rinomate e prestigiose e chi magari si accontenta di specialisti alla carlona (specie chi non ha disponibilità economiche sopra la norma…), in centri estetici non abilitati a essere presidi medici, che molte volte portano nel migliore dei casi a facce sfigurate, seni asimmetrici, glutei sproporzionati, nel peggiore invece, intossicazioni, reazioni allergiche, shock anafilattici o letali embolie…  NGUEE

Però non è questo ancora il punto che mi sconvolge la mente (oh non si creda eh, anche io vorrei tanto che qualche scienziato mettesse a punto l’elisir dell’eterna giovinezza! Spendo considerevoli cifre in creme, cremette, maschere e quant’altro, mi strafogo di addominali e squat in palestra cercando di fermare il tempo che comunque non si ferma BUD …è come svuotare il mare, la crema miracolosa purtroppo non è stata ancora inventata! NGUEE ), ciò che mi fa inorridire, ma in un certo senso provare anche una sorta di grande ammirazione, è il coraggio, il grande coraggio di cui sono dotate tutte queste donne che per provare a rimanere belle “ab aeterno”, si sottopongono a volontarie torture, pratiche invasive, traumatiche, temporaneamente invalidanti, con decorsi più o meno lunghi.

Alla fine rifarsi un naso, un mento, un seno, tirare la pelle del viso, sottoporsi ad una liposuzione o peggio una riduzione della pelle cadente di un addome sfatto, diventa un atto quasi eroico per una fifona come la sottoscritta!  BRRR .

Perché purtroppo l’elisir dell’eterna giovinezza di cui disponiamo oggi è ancora costituito, nella migliore delle ipotesi di dolorosissime punturine sul viso e sul collo (e non mi vengano a dire che non si sente niente, perché non è vero! BUD ), ma se si tratta di ridurre un mento come Belen, parliamo di interventi molto invasivi, molto lunghi, dove è necessaria un’anestesia generale e una convalescenza dolorosa!.

Ecco io provo ammirazione perché per quanto mi riguarda, e non ne parlo come un merito, perché poi questa mia paura mi frena anche nel dover affrontare normali cure per la salute GRR , nessuna cifra in denaro, nessuna copertina o gigantografia pubblicitaria dove esporre al mondo un corpo perfetto e desiderato, nessuna ambizione sarebbe mai tanto grande da spingermi a farmi fare una banale iniezione o la pur minima pratica invasiva solo per una questione di vanità!.

Già una puntura è una tragedia per questioni di salute, figuriamoci per un mero motivo estetico!.

Ma il coraggio di queste donne o la vanità o l’ambizione o tutte e tre messe assieme, sono talmente forti, da far superare loro anche la consapevolezza che quando entri in un ottica di eterna bellezza ed eterna giovinezza, che comunque e nonostante tutto eterne non lo sono, tu sai che tutte queste torture te le porterai per la vita, sai che entri in una spirale senza fine di continui e periodici “tagliandi”, perché, tranne per ciò che riguarda una rinoplastica o una riduzione del mento, lifting, innesti di protesi, liposuzioni, blefaroplastiche, punturine di jaluronico, collagene, o “vitamine” (in genere una liftata a domanda risponde: no io non ho mai fatto niente tranne qualche punturina di vitamine e noi ci crediamo se se! HAHA HAHA ), o laser, tutte queste pratiche vanno ripetute periodicamente!

Oppure chi ha scelto il silicone sulle labbra come la Parietti sa che non se ne libererà per la vita!

La chirurgia estetica alla fine diventa una sorta di schiavitù da cui difficilmente ci si può liberare, pertanto onore al coraggio nell’affrontare i traumi fisici anche grandi ma nello stesso tempo triste constatazione di una grande fragilità nel non riuscire a mostrarsi per ciò che si è, ricercando una perfezione che non esiste, un’eternità che non esiste…una fragilità che diventa più forte della ulteriore paura che qualche intervento oltre all’invasività e al dolore fisico possa avere anche risultati non soddisfacenti.

Perciò prima di giudicare o invidiare, pensiamo a quanta debolezza e insicurezza alberghino in queste che noi vediamo come dive inarrivabili!

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