Laura Pausini, dopo la diffida da parte di Gianluca Grignani, risponde e spiega come c’è rimasta male

Laura Pausini risponde a Gianluca Grignani!
Da quando Laura Pausini ha annunciato l’uscita del singolo “La mia storia tra le dita” scritto da Gianluca Grignani, non si fa altro che parlare di questo. Quando la cantante romagnola ha annunciato l’uscita del singolo, Grignani si é adirato fino a che non é passato per le vie legali.
Scatta la diffida di Gianluca Grignani verso Laura Pausini e la cover della sua canzone che il cantante non ha apprezzato affatto
La Pausini ospite da Anna Pettinelli a RDS, che aveva preso le sue parti giorni fa mentre era ospite in una trasmissione, ha spiegato cosa é successo:
“Come mai è successo tutto questo? Io non lo so, se me lo spiegano forse ci capisco qualcosa.
Anzi, devo dire che io gli ho anche scritto in privato, ma non ho mai ricevuto risposta. Questo nonostante lui a febbraio mi avesse detto che era molto felice del fatto che avrei cantato il suo brano, ma già a dicembre me l’aveva detto, quando era venuto a un mio concerto. Non sono una che vuole fare polemiche, certo che però ci sono rimasta un po’ male di quello che è accaduto. Però a me la canzone mi piace troppo e quindi ho deciso di non cambiare i piani nonostante tutto questo casino. C’è un motivo per il quale ho scelto questa canzone, mi piace, ci sono dentro delle cose che mi ricordano vicende mie personal. Se l’ho fatta in quattro lingue significa che la sento mia e sento di voler bene a questo pezzo. Io sono sicura che se lo vedessi ci daremmo un abbraccio. Per me c’è qualcos’altro dietro, ma vabbè.”
Laura ha pregato i suoi fan di…
Inoltre ha invitato i suoi fan a non offendere:
“Ragazzi, non iniziamo please.. almeno voi. Da sempre ci sono critiche paragoni paroloni bugie offese.. non é una novità!
Capisco per prima che é difficile ma non cambieremo le opinioni altrui.
Stiamo sereni, io da sempre canto quello che sento profondamente legato a me. A volte piace a volte no.
Ma non cambio idea. Se canto solo uomini si lamentano perché non canto donne, se canto donne e allora il paragone, basta, se piace, ascoltatemi, siamo felici insieme.
Se non piace, ce ne saranno altre. Ognuno canta con la sua voce e con un perché.. spesso siamo simili e a volte no.. ma non succede nulla. Portiamo solo positività, non odio. Ok? Baci baci.
Alla fine finirà con un abbraccio come vorrebbe la Pausini?
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