Colazione, Almanacco e seconda parte di un racconto di zia_Michela

Buongiorno fanciulle! KISS


Sono tornata anche stamattina con tante sorpresine solo per voi.
Oggi è il primo giorno di vacanza per me, anche se devo ancora fare l’esame ma non ho ben realizzato, e mi ritrovo già con mille cose da fare: tesina, portare Sciani dal veterinario per tagliargli le unghiette e preparare qualche dolcino per il compleanno di mia cuginetta che festeggeremo domani. DOH
Ora accomodatevi,che il caffè è caldo. (coffe)

E’ sabato 11 giugno e ricordiamo San Barnaba apostolo.
Il proverbio di oggi ci dice ”L’erba del vicino è sempre più verde

Qualche anno fa,in questa giornata sono accaduti fatti importanti:
Nel 1509 il re d’Inghilterra Enrico VIII sposò Caterina d’Aragona

Nel 1982 uscì al cinema il film ”ET l’extraterrestre” del grande Steven Spielberg, non ci crederete ma non l’ho mai visto tutto…troppo triste per me! NGUEE

Nel 2002 invece,il Congresso degli Stati Uniti riconobbe Antonio Meucci come l’inventore del telefono.

Adesso è giunto il momento della ricetta: per stasera vi propongo di preparare una buona focaccia!
Ingredienti:
400 g farina 0
1 bustina di lievito per pizza
1 cucchiaino di sale
230 ml di acqua tiepida
2 cucchiai di olio extre vergine d’oliva
sale grosso q.b

Procedimento:
Disponete la farina a fontana su una spianatoia e al centro metteteci l’olio e il sale. Iniziate ad impastare. Aggiungete l’acqua piano piano e lavorate il composto fin quando non avrete ottenuto una pasta elastica.
Lasciate riposare la pasta per un paio d’ore,tenendola avvolta in un telo. Potete anche metterla in forno preriscaldato a 50 gradi e spento.
A questo punto stendete la pasta in una teglia unta d’olio ,copritela e lasciatela lievitare ancora per mezz’ora.
Cospargetela di sale grosso e poi infornate a 200 gradi per 30-35 minuti.
Se preferite,potete condirla con del rosmarino o delle verdure fresche è davvero buonissima. THESUN

Ed ora è il momento della novella, ecco la seconda parte del racconto uscito sabato scorso. LOVE

Si era ormai fatto buio. La signora Luisa fece ritorno a casa e…fu avvolta da un forte odore di bruciato. Il marito,il signor Pasquale accorse in cucina, lasciando a terra le mille buste dello shopping.

-La cena! Ma dove si è cacciata quell’inetta?-urlò
Nel frattempo la signora entrò in soggiorno e trovò davanti a lei una scena che mai avrebbe voluto vedere. Sheila era sdraiata sul divano con la bocca aperta.
-Oh mamma mia!-gridò la signora-Pasqui,corriii
-Che succede ancora?-rispose lui dalla cucina
-E’ morta!
Appena detta questa parola,Sheila aprì gli occhi di scatto e la signora Luisa lanciò un grido disumano. Poi si mise a sedere e balbettò:-Mi,mi,mi scusi si,si signora!
-E’ risuscitata!-sussurrò la signora
Pasquale entrò in salone,non capendo ciò che stava accadendo.
Sheila raccontò di essersi addormentata,dimenticando l’arrosto in forno e le pulizie da fare.
-Insomma…avevo sonno,signora!
-Sapessi quello che ho io,però non mi sono addormentata alla boutique!
-Lo so,signora…
-E’ gravissimo ciò che è successo,prenderò provvedimenti
-Lo so signora…
-Non doveva succedere!
-Lo so signora…
-Il disco si è incantato di nuovo,Sheila?!
-Ehm…no,no signora!
Pasquale in tutto ciò era preoccupato solo per la cena. Era un uomo che viveva per il cibo,e la sua corporatura lo dimostrava,ma non aveva mai acceso un fornello in vita sua. E nemmeno la signora Luisa…le poche volte che aveva cucinato,aveva rischiato di finire in manette per avvelenamento. Una volta,per una festa di quartiere,si era dilettata nel preparare una torta salata che le ricordava la sua giovinezza e tutti coloro che l’avevano assaggiata avevano accusato problemi intestinali durante la notte. Da quel momento,soprattutto in seguito alle accuse di Pinuccia (che aveva passato la notte in bianco per via del mal di pancia dei nipotini) aveva giurato:-Non toccherò mai più le pentole!
Il signore prese la parola e disse:- Che si fa,cara? Per l’arrosto,dico…
La moglie lo guardò perplessa e poi si spostò:-Vado a fare una telefonata.
Dopo una decina di minuti tornò in in salotto e annunciò:-Si va da Pinuccia,ho già avvertito nostra figlia.
Sheila provò una sensazione di gioia. La signora Pinuccia le aveva trasmesso una serenità unica e non vedeva l’ora di rivederla.

La casa di Pinuccia non era una reggia come quella della signora Luisa. Anzi era una casa molto semplice,tutta su un piano,verniciata di bianco all’esterno e con le finestre verdi. Attorno c’era un grande giardino e sul retro un orticello con tanti alberi di frutto piantati.
-Benvenuti!- una ragazzina dai capelli rossi accolse gli ospiti.
-Buonasera!-le risposero in coro.
Pinuccia gli andò incontro:-Eccovi,stavo giusto pensando a voi…ma che vi è successo?
La signora Luisa andò in cucina e iniziò a raccontare quanto accaduto,giudicando male Sheila alle sue spalle. La ragazza infatti era in soggiorno,sommersa da bambini che le facevano milioni di domande.
-Come ti chiami?
-Quanti anni hai?
-Vuoi vedere la nostra cameretta? Papà dice che se non la tengo in ordine mi butta tutte la bambole nella spazzatura!
Sheila amava i bambini,e così cercò di rispondere a tutti.
Ma a un tratto,ecco un uomo ben vestito sbucare dall’andito:-Bambini,potreste fare un po’di silenzio? Sto meditando…
-Ok papà!-disse uno dei più piccoli
-Matteo,quante volte ti ho detto che non mi piacciono questi termini colloquiali? Ok è un inglesismo,si dice va bene qua in Italia…siamo intesi?
Poi la signora Luisa entrò in sala:-Franco mio!
E l’uomo le baciò la mano:-Bonsoir madame! Ca va?
-Oh, ca va bien merci!
Sheila stava per scoppiare a ridere,le sembrava di essere nel set di un film ottocentesco.
-Madame,-continuò Franco- spieghi a questi fanciulletti che bisogna mantenere un certo rispetto nei confronti del padre!
-E della madre no?-una donna vestita di verde,figlia di Pinuccia, sia aggiunse alla combriccola e rivolgendosi alla signora Luisa disse:-Cosa ne pensi Luisa,entrambi i genitori dovrebbero avere gli stessi diritti…giusto?
La signora lasciò perdere:-Non vi ho ancora presentato la mia nuova colf,per colpa sua mi tocca essere qui a cena. Lei è Sheila.
-Buonasera a tutti!-salutò con imbarazzo
Per sciogliere il ghiaccio Pinuccia raccontò di averla già conosciuta e di aver capito che era davvero una ragazza speciale.
-Talmente speciale da addormentarsi con l’arrosto nel forno!- ridacchiò la signora Luisa.
Pinuccia la guardò con disprezzo e rispose:-Talmente speciale da sopportarti!
Ci fu un attimo di silenzio. Poi il campanello suonò.
-Vado ad aprire,deve essere mia figlia Mariastella con la sua tribù- accorse Pinuccia.

Qualche secondo dopo entrarono nell’ordine: un vecchio con la barba bianca,il marito di Pinuccia; una donna bionda e riccia,Mariastella, che teneva per mano una bimba anch’essa bionda con due belle freccine; un uomo e un bambino più grandetto.
Erano il marito di Mariastella e il figlio.
Sheila guardava tutti con sorpresa,non aveva mai visto così tanta gente in vita sua.
Per ultimo arrivò un altro uomo. Un uomo alto,snello e con gli occhi chiari.
-Ciao Salvo!-disse Pinuccia,stringendogli la mano.
Sheila lo guardò e per un attimo si isolò nei suoi pensieri…era così bello!
-Buonasera signora Luisa! Salve Pasquale!-nel frattempo l’uomo salutava tutti.
La signora lo rimproverò:-Non ti hanno insegnato,giovane,che alle signore di un certo rango si bacia la mano?
Lui passò dritto e continuò i saluti. Ecco che si avvicinò a Sheila. La guardò,le tese la mano e…
CONTINUA

Vicoline care io devo andare, spero di avervi tenuto compagnia, buona giornata…alla prossima! KISS

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