Alfonso Signorini lancia frecciatine a go-go

Alfonso Signorini lancia belle frecciatine e si becca stoccate da ben due suoi colleghi 

Alfonso Signorini lancia frecciatine e riceve come risposta bordate!

Il settimanale Chi ha compiuto 30 anni di onorata carriera! E’ un traguardo assurdo visto che ormai con l’avvento di internet da svariati anni, la carta stampata è andata a morire e la chiusura di svariati giornalai nel mondo lo ha dimostrato.

Per l’occasione, l’ex direttore Alfonso Signorini ha fatto dei lunghi ringraziamenti a tutti quelli che hanno lavorato con lui. Una frase ha particolarmente colpito e affondato una cerchia di persone:

“E se qualche dimenticanza c’è stata, è certo voluta perché mi ricordo solo del talento e della professionalità“.

Sembrerebbe una bella frecciata al suo ex collaboratore e amico Gabriele Parpiglia. I due ormai non hanno più rapporti da mesi, addirittura sembra che Gabriele abbia anche denunciato Alfonso. Poteva mancare la replica di Parpiglia che non se ne lascia mai sfuggire una?

Vedete chi è Alfonso Signorini? Eccolo qui. Lui che ringrazia CHI ha reso grande CHI in questi anni (consiglio di andar a vedere il numero delle vendite crollate e quanto si siano abbassati i costi per abbonarsi). E dimentica casualmente il mio nome (ride) con me che ho sul groppone scoop e copertine e notizie esclusive firmati in 15 anni.
 

E con i suoi messaggi solo di apprezzamento e depositati dai miei legali che stanno portando avanti il tutto (bimbomi*chia che non sei altro), scoop che hanno ingrassato chiaramente le sue tasche.

 
Ma la coscienza sporca di questo personaggio (se ci pensate attua lo stesso sistema con i ragazzi del Gfvip prima amore o tesoro poi li scarica, idem con gli autori) non ha confini. Però c’è solo una certezza: quando cerchi approvazione solo con quel poco che ti rimane, caro Alfo. So che sei rimasto solo. Ma non basta. La nostra storia in parallelo ancora continua. Almeno fino a quando… beh vabbè tesoro. Alla prossima puntata. Auto incensati con quel poco che hai. Cortina è sempre più vicina”.
A quanto pare però non è solo Parpiglia ad essersi offeso. Anche il direttore di Gente, Umberto Brindani, ha voluto replicare:

Cerco di non usare mai Fb per beghe personali o polemichette di nessun interesse. Ma stavolta devo fare un’eccezione, per un microscopico episodio di “damnatio memoriae” che dimostra fra l’altro quanto sia vera la frase “la riconoscenza è il sentimento del giorno prima”.
 
Dunque, succede che Alfonso Signorini, nel celebrare i 30 anni del settimanale Chi, pubblica sul suo giornale un lungo elenco di persone che vi hanno lavorato. Bontà sua, mette anche il mio nome, infrattandolo tra i “capi” (così, tra virgolette) che «si sono alternati in questi 30 anni», in compagnia di numerosi validissimi colleghi che hanno rivestito ruoli di caporedattore o caposervizio.
 
Ma io di quel giornale non sono stato un “capo tra virgolette”: ne sono stato direttore responsabile, tra il 2005 e il 2006, subito dopo la grandissima Silvana Giacobini. Non solo.
 

All’epoca favorii l’assunzione proprio del medesimo Signorini, con il ruolo di vicedirettore, non prima di avergli chiesto, per ragioni di opportunità, di “sfilarsi” dalla scuderia di Lele Mora, di cui faceva parte.

 
E quando Marina Berlusconi mi pregò di prendere la direzione di Tv Sorrisi e Canzoni (ottobre 2006) lasciai il timone ad Alfonso, che nell’anno e mezzo trascorso al mio fianco aveva più o meno imparato il mestiere di direttore.
Nel 2005, sotto la mia direzione, Chi toccò il record di diffusione media (540 mila copie, oggi ne vende 63.012, dati Ads) con punte di oltre 1 milione di copie vendute. In seguito (2008), Signorini e altri brigarono per farmi fuori da Sorrisi e dalla Mondadori, ma questa è un’altra storia. Aggiungo solo che quando mi licenziarono Sorrisi vendeva 1.070.000 copie. Nei tre mesi successivi ne perse 300 mila. Forse non aveva imparato così bene”.
E così Signorini si fa ben due nemici in un solo giorno, anche se forse “nemici” lo erano già.

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