Buongiorno fanciulle 
stamattina vado un po’di fretta perché ho l’appuntamento dal veterinario per il vaccino di Sciani. 
Il piccolo è ignaro di tutto, ma presto si ritroverà con una siringa puntata dietro la nuca…speriamo non senta dolore. 
Oggi è mercoledì 21 Settembre e ricordiamo San Matteo, protettore di bancari e ragionieri.
Il proverbio, in tema ci dice ”San Matteo addolcisce i grappoli”. 
Ecco gli avvenimenti della giornata:
Nel 1924 venne inaugurata la prima autostrada, che collega Milano a Varese.
Nel 1937 uscì il libro ”Lo Hobbit” scritto da Tolkien, un capolavoro del genere fantasy dal quale sono stati tratti anche dei film. Io non sono un’amante del genere, ma devo ammettere che questa storia è davvero bella. 
E’ il momento di mettersi ai fornelli. Ultimamente mio nonno ci ha regalato una cassetta piena di pesche, noi ne siamo stati felici però poi ci siamo resi conto che in effetti erano un po’ troppe. 
Così ne abbiamo regalato un po’ ai vicini, ma la cassetta era sempre piena e allora mi sono dovuta inventare qualcosa. 
Tempo fa avevo trovato, girovagando su Internet, una ricetta per fare la marmellata, quindi ci ho provato ed ho ottenuto un buon risultato. 
Provatela anche voi, se non altro abbiamo la certezza che quello che mangiamo è sano e genuino.
Ingredienti:
1 kg pesche
500 g zucchero
succo di 2 limoni+scorza
Procedimento:
Pulite le pesche e tagliatele a pezzetti avendo cura di togliere il nocciolo. Mettete i pezzi di pesca in un pentolino insieme al succo e la scorza dei limoni e fate bollire fino a quando le pesche non si saranno completamente disfatte.
A questo punto aggiungete lo zucchero a poco a poco, mescolando bene con un cucchiaio di legno e fate bollire per 30 minuti circa. Ecco fatto!
Ricordate di sterilizzare i vasetti nei quali metterete la marmellata: immergeteli nell’acqua bollente per 15 minuti e poi metteteli a testa in giù e coperti con un telo sul tavolo per farli asciugare.
Per la rubrica del giorno non poteva mancare una buona lettura. 
Il libro che vi propongo oggi non è del tutto farina del mio sacco, me lo ha consigliato la nostra Capa e io l’ho subito acquistato perchè dalla trama su Internet mi ispirava parecchio. E non mi sono sbagliata nemmeno stavolta… 
Anzitutto, l’autrice, Sveva Casati Modignati, è una delle mie preferite, la trovo una donna capace di trasmettere forti emozioni con il solo potere dell’inchiostro. Che poi, l’inchiostro, ormai non esiste più.
Il romanzo parla di una coppia, quella di Andrea e Penelope, che non è alle prime armi ma è insieme da ben diciotto anni, una coppia unita che vive la gioia della quotidianità insieme ai propri figli. Tutto è perfetto per la famiglia Donelli: hanno una bella casa, una villa per le vacanze, tanti amici e parenti su cui contare.
Ma come tutte le fiabe più belle arriva un giorno in cui qualcosa inizia ad andare storto…in realtà la felicità della coppia è solo un’illusione. 
Una mattina Andrea, il marito si sveglia e al posto della moglie trova una lettera scritta da lei. La donna si è stancata, si sente troppo umiliata per continuare a fingere ed ha bisogno di ritrovare se stessa, i continui tradimenti del marito l’hanno fatta troppo soffrire.
E Andrea si ritrova così, solo con una casa e tre figli a cui badare e soprattutto con questi ultimi il rapporto non sarà semplice. I figli sentono la mancanza della madre e si rendono conto ben presto che la donna non è andata via per un capriccio, il padre non può raccontare come sono andate realmente le cose.
Nel frattempo Penelope incontra un affascinante uomo, anche lui proprietario di una villa e se ne invaghisce, ma naturalmente il dolore per la sua famiglia distrutta è ancora forte. 
Cosa succederà? Ci sarà il lieto fine? Anche io come voi sono tanto curiosa di scoprirlo, ma mi mancano ancora un bel po’ di pagine per scoprirlo.
Vi consiglio questo libro perchè non è una storia banale, non è la solita lettura smielata che alla fine si trasforma in noia ma tutto il contrario. 
A domani!
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