Accadde oggi: la galleria maledetta

23 dicembre 1984 : siamo in prossimità del Natale ( in quel caso da godersi in pieno, senza il covid) …ciò significa che  i vari amici e parenti si spostano dal nord al sud e viceversa per riunirsi ai loro gruppi famigliari di origine…e  il rapido n. 904 , partito da Napoli in direzione Milano, corrisponde esattamente a questa esigenza : è infatti stracolmo di viaggiatori . Il rapido ovviamente deve fermarsi alle stazioni più importanti, ovvero Roma, Firenze, Bologna, prima di arrivare a Milano. A Firenze viene caricato un bagaglio molto particolare...poi il rapido prosegue il suo itinerario  attraversando l’Appennino . Quasi a metà strada del tratto  Firenze -Bologna esiste la “grande galleria ” di San Benedetto Val di Sambro, lunga oltre 18 km …che dieci anni prima aveva visto la strage del treno Italicus con una bomba che ammazzò una dozzina di persone , con una cinquantina di feriti  .

Ebbene, la storia si ripete! E anche peggio stavolta! quel “bagaglio particolare ” conteneva un ordigno telecomandato che esplose proprio durante il passaggio nella galleria, alle 19,08 di sera —-risultato : 16 morti e 267 feriti! ( tanto che la lunghissima galleria venne ritenuta maledetta, dai tanti superstiziosi…e perfino oggetto di esorcismi vari)

I colpevoli? mah! venne seguita la pista mafia-camorra , con condanne ed assoluzioni che andavano e venivano come in una porta girevole ( furono fatti due processoni e ben sei gradi di giudizio complessivi , e il processo finì 9 anni dopo )…e alcuni imputati furono alla fine condannati, altri assolti …e un paio di questi ultimi fu pure vittima  di una esecuzione  extra-giudiziaria, fra i clan della criminalità organizzata( almeno in apparenza)

Però è enorme la similitudine con l’attentato del 1974 , di stampo palesemente neo-fascista…e il dubbio rimane, che i mandanti siano altri —-come per l’Italicus del 1974, e la strage del 1980 a Bologna .

Mettiamo quel 23 dicembre fra i tanti misteri ( mai risolti completamente) della prima repubblica.

By Nerio

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