Intervista a Nadia corteggiatrice del tronista di Uomini e Donne Gianmarco Steri. Cosa l’ha colpita di lui?

Il trono di Gianmarco Steri a Uomini e Donne sta per concludersi. Un altro paio di settimane e sapremo se sceglierà la corteggiatrice Nadia Di Diodato o Cristina Ferrara. In realtà non sembra aver costruito molto in termini di sentimenti, quindi i fan navigano nel buio più totale.

Questa settimana il magazine dedicato alla trasmissione ha deciso di intervistare Nadia per chiederle cosa l’ha colpita di Gianmarco… ma non solo. La ragazza si è raccontata, a partire dall’infanzia, a 360 gradi. Scopriamo una ragazzina ingenua, che viveva in una realtà piccola e forse un tantino chiusa, che però trasferitasi in adolescenza a Roma si è data da fare per affermarsi.

Ecco cosa ha detto della sua infanzia difficile

Non sono mai stata una bambina molto serena. Ero timida, ma sempre con la risposta pronta contro ogni tipo di ingiustizia. Troppo sensibile, un “cerotto” dal punto di vista della salute. Ricordo che da piccola, essendo cresciuta in un paese che conta a malapena 50 persone, mi bastavano le passeggiate con papà, mangiare le primule e le crostate con mamma e guardare Heidi in televisione per essere felice. A 12 anni mi sono trasferita a Roma con mia madre, il suo compagno e i miei due fratelli

Il cambiamento c’è stato…

«Ho iniziato a vivere realmente e mi sono data una bella svegliata! Abitavo in periferia ma ho scelto un Liceo classico in centro, convinta di trovare persone migliori. Sbagliavo. Non sono mai stata fissata con lo studio, anzi. Ho sempre avuto pochi amici durante gli anni delle superiori, gli stessi che ho anche oggi. Sono stata un’adolescente un po’ ribelle, nonostante i miei genitori mi abbiano sempre lasciato la libertà e la facoltà di scegliere per me stessa. Loro sono un po’ all’antica, soprattutto su determinati argomenti, ma con il tempo li ho sciolti

Poi sull’amore…

Non sono mai stata fortunata, anzi. Amare mi ha causato solo traumi che con il tempo sto cercando di superare. Credo nel “per sempre” e non mi piace sminuirmi per qualcuno, motivo per cui sono molto pretenziosa. O trovo quello giusto, o va bene anche zitella per tutta la vita!

L’esperienza dolorosa della perdita della nonna…

«La perdita della mia nonna acquisita, Emanuela. Era giovane e bella ed è volata in cielo in pochissimi mesi. È stata la sola persona a non aver mai smesso di credere in me. Era il mio esempio di eleganza. Ricordo che sin da piccola indossavo i suoi tacchi a spillo e giocavo con i suoi gioielli. Ha lasciato un vuoto immenso e ha sconvolto gli equilibri di un’intera famiglia. Era lei a tenere tutti un po’ più uniti e sereni».

Sulla sua famiglia…

Essendo figlia di genitori separati sono sempre stata una valvola di sfogo per entrambi nonché, spesso e volentieri, un’“arma”. Mia madre per me è intoccabile, nonostante anche lei, come tutti, abbia fatto i suoi sbagli. Non mi ha mai lasciata ovunque andassi e in qualsiasi momento. Non so come farei se non ci fosse. Mio padre è un po’ un orso e abbiamo sempre avuto un rapporto conflittuale. Nel suo piccolo però ha provato a essere presente, e forse è stato quello che più di tutti mi ha messa in riga. Confesso di aver avuto molta pazienza con lui, ma se non lo si fa per un genitore per chi altro bisogna farlo? Parliamo poco ma con il tempo stiamo migliorando. Il compagno di mia mamma, Riccardo, è il mio secondo papà; ci ha cresciuti sin da piccoli prendendosi cura di noi, nonostante non sia stato facile combattere con una bambina che non faceva altro che sputargli veleno contro. Posso solo ringraziarlo e ritenermi fortunata per tutto l’amore che mi ha dato pur non dovendomi nulla. Anche lui parla poco, ma nutro grande stima nei suoi confronti: tutto ciò che dice, alla fine, si rivela giusto. Amo tutti allo stesso modo ma se mi chiedessero “Chi vorresti che ti accompagnasse all’altare?” sceglierei mio nonno

Su Gianmarco…

«Più che avermi colpita mi ha incuriosita. Mi è piaciuta la sua imprevedibilità per quanto, allo stesso tempo, mi abbia spaventata. E, anche se mi rendo conto quanto dire che è un bel ragazzo sia banale, effettivamente il moro tatuato mi è sempre piaciuto!

Nel nostro caso forse è stato principalmente un discorso caratteriale e di dialogo. Nel bene e nel male, ci siamo confrontati sin da subito, in ogni occasione e abbiamo molti argomenti in comune di cui discutere».

Sulle sue rivali…

Sono entrambe due bellissime ragazze, ma non credo siano qui per Gianmarco. Francesca è molto dolce nei modi ma vedo nelle sue parole e nei suoi gesti qualcosa che non mi convince… la trovo un po infantile sotto alcuni punti di vista. Cristina neanche al di fuori di questo programma sarebbe mai stata una mia amica. Per me è un po’ altezzosa…. E poi non lascia parlare e urla più di me, ed è raro trovare un timbro di voce così alto (sorride)

Nadia è una ragazza timida anche se non si direbbe, ma ha le idee molto chiare. Sa quello che vuole fare in futuro e non solo come piano A ma anche come piano B. Che ve ne pare di tutto quello che ha raccontato?

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