Ex gieffina racconta che viene perseguitata da ben due anni, da quando è uscita dal Grande Fratello

L’ex gieffina viene perseguitata da anni.
Nelle ultime ore, l’ex gieffina Letizia Petris, ha raccontato su instagram un fatto davvero increscioso. Una donna la sta perseguitando da anni, o meglio da quando è uscita dal Grande Fratello. Nonostante abbia provato più volte a risolvere la questione in modo non invasivo, non c’è riuscita. E’ dovuta ricorrere così alle vie legati. Ecco cosa ha raccontato ai suoi followers:
“L’altro lato della medaglia è questo. Ho dovuto denunciare una persona ignota che continua da ormai 2 anni a perseguitarmi, insultandomi e pubblicando cose false sui suoi vari profili. Ho segnalato almeno mille volte a Instagram ma nonostante il profilo venisse chiuso non le si toglieva la possibilità di crearne altri quindi era un continuo.E adesso sono stanca, quindi non vedo l’ora di scoprire chi sei e mi dispiace perché non sono nota per fare questo tipo di cose. Avrei dovuto farlo con tante altre persone ma ho scelto di non farlo per non metterle in difficoltà nonostante i danni e i dolori che mi avevano creato. Questa volta ho scelto di non stare più in silenzio e di difendermi con quel che posso.Il fatto che io abbia fatto il Grande Fratello (io come tanti altri) non vi dà il permesso di denigrarci, minacciarci, insultarci.
Siamo aperti al confronto, alla critica, al giudizio: ma c’è una grandissima differenza tra il “non mi piace quel personaggio”, alla persecuzione.Non vi rendete conto delle cose che scrivete, delle cose cattive che escono da quelle dita che scrivono sullo schermo. Siete ossessionati di un qualcuno che vi siete immaginati nella vostra testa! Perché il personaggio è diverso dalla persona. E io chiedo a tutto voi di prendere i telefoni delle vostre mamme o delle vostre nonne e controllarlo. Perché il 90% delle volte sono madri e nonne a scrivere delle cose talmente aberranti che mi viene la pelle d’oca solo a dirle ad alta voce.A me dispiace ma è così. La maggior parte degli insulti, non solo a me, ma vi ripeto anche alle mie colleghe e colleghi sono da parte di donne, adulte, spesso madri o nonne. E questa cosa fa paura sì, ma a me più che altro dispiace così tanto: mi dispiace perché tra donne dovremmo essere una squadra, invece passiamo le nostre giornate a essere invidiose e a insultare altre donne.”
In un’epoca in cui si cerca di riaffermare la donna e non farle subìre più la violenza, scoprire che sono proprio loro ad essere cattive con questi personaggi pubblico è solo una sconfitta.
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