Selvaggia Lucarelli fa piovere critiche sulla conduzione di Francesca Fagnani a Belve Crime e in particolare per…

Questa settimana è partito Belve Crime, un continuo dal sapore noir di Belve, condotto in prima serata su Rai tre da Francesca Fagnani. Lo scopo è di intervistare criminali e forse scoprire la verità. Ma è stato così nella prima puntata in onda martedì scorso? Secondo Selvaggia Lucarelli assolutamente no!
L’intervista della Fagnani a Bossetti non è proprio andata giù alla giurata di Ballando con le stelle che l’ha criticata in questo modo:
“Da casa l’effetto è disturbante: si osserva Bossetti come fosse Floriana del Gf, salvo poi ricordarsi che questa è la versione del programma in cui si deve confessare un omicidio e non un bacio lesbo. Massimo Bossetti ha commesso quello che sappiamo, ma il vero crimine, nel suo sbarco in tv, è lo stesso “Belve Crime”. Una specie di spin-off di “Belve” in cui ieri sullo sgabello c’era Flavia Vento colpevole di maltrattamenti contro l’intelligenza e oggi c’è il muratore di Mapello colpevole di aver torturato e tolto la vita a una tredicenne.
Che si chiamava Yara Gambirasio.
E lo dico perché questo è sempre più uno strano mondo in cui i carnefici diventano vittime o star a seconda del vento che tira. Delle vittime vere, quelle sepolte sotto un metro di terra anziché abbronzate su uno sgabello, non si ricorda più nessuno.
Francesca Fagnani, nella versione Leosini intruzzita, ha avuto buoni ascolti e ne aveva bisogno. Reduce da una stagione di “Belve” più tiepida del solito- ascolti altalenanti, ospiti talvolta riciclati- iniziava a sentire che il format perdeva colpi. Perfino i social erano più loffi delle scorse stagioni e, fatta eccezione per la sparata di Michele Morrone, l’edizione era finita senza troppe emozioni. Tra le altre cose, proprio sulla coda della stagione, c’era stato “l’incidente Pettinelli”, che nessuno ha raccontato per ciò che è stato, ovvero un grosso sgarbo all’ospite“.
Lo sgarbo della Rai ad Anna Pettinelli
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