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Intervista a cuore aperto con Pupo e Wanda Nara: chi ‘condannano’ tra i concorrenti di quest’anno? Di chi si sarebbero potuti innamorare? Chi hanno particolarmente apprezzato? Eccoli sparare nomi senza peli sulla lingua

Intervista a cuore aperto con Pupo e Wanda Nara: chi ‘condannano’ tra i concorrenti di quest’anno? Di chi si sarebbero potuti innamorare? Chi hanno particolarmente apprezzato? Eccoli sparare nomi senza peli sulla lingua

pupo e Wanda Nara intervista

Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, non le manda a dire ai concorrenti del Grande Fratello Vip di quest’anno, e nell’intervista su Chi, insieme a Wanda Nara, ci racconta cosa pensa veramente di questa edizione che si è appena conclusa:

D. Secondo lei Zequila ci è stato con la Volpe?

Pupo. «Secondo me c’è stato qualcosa, ma lui non deve fare l’offeso se lei nega. Nella vita esiste anche l’ipocrisia buona che manda avanti il mondo, come il colesterolo buono. Io infatti ho giurato a Barbara D’Urso che smetterò di alludere a un flirt con lei: non c’è mai stato, mi sono sbagliato».

D. Se foste stati voi nella Casa, con chi avreste fatto squadra e con chi avreste litigato?

Pupo. «Non avrei litigato con Denver, Ciavarro, Aristide, Fabio Testi, ma perché non puoi litigare con loro. Sono quelli che alla fine, zitti zitti, vanno più avanti, mentre avrei discusso con la Marini perché averla in casa dev’essere come un gatto attaccato ai maroni. È più gestibile, nella sua follia, la Elia perché è prevedibile, e poi è sempre drammaticamente vera. Anche con Zequila, alla lunga, avrei litigato, mentre mi è piaciuto Montovoli perché ha una grande dignità, è il figlio maschio che non ho avuto. E poi anche la figura di Aristide, che sembra mite e tranquillo e, invece, ha un suo cinismo e una sua cattiveria, mi intriga: lui è l’unico che faceva le nomination senza battere ciglio. Ciavarro non ha le idee chiare, è bellino, carino, buono, ma la sua bontà lo porta anche a fare grandi caz…e, mentre Patrick è scaltro, il più giocatore di tutti: la sua coscienza e l’apparente disincanto lo rendono adatto al gioco, ma limitato nella carriera artistica»

Wanda. «A me piacevano tanto Rita Rusic e Adriana Volpe. So che fra le due c’è stata qualche incomprensione, forse avrei potuto essere quella in grado di unirle, ma sono due grandi cuori, due persone che hanno tanto da comunicare e mi piacciono. Con un po’ di tempo avrei cercato di creare con loro un bel team».

D. E con chi, invece, non avrebbe proprio legato?

Wanda. «Magari con quelle persone che stanno lì dentro per passare il tempo, quelli che non fanno niente, che è anche una strategia, e arrivano alla finale nascondendosi…»

D. Nomi Wanda, nomi. Antonella Elia? Zequila?

«Con Antonella avrei potuto scontrarmi, convivere con una persona così non è facile, ma ho visto e conosciuto anche la sua storia e un po’ mi ha conquistata. Zequila, ecco lui è un po’ particolare, ha il costante bisogno di dire quello che è, che non è, di lui con le donne… Poi va bene scherzare, ma penso che un uomo non debba proprio avere memoria di certe cose».

D. C’è qualcuno in casa di cui, in regime di libertà, vi sareste potuti innamorare?

Pupo. «Il livello dell’erotismo e dello stimolo sessuale era alto. A me piaceva molto la Rusic, è una donna che secondo me è molto calda sotto il profilo sessuale, perché le ragazzine non mi piacciono: posso dirti che la Paola è molto bella, ha un violino al posto del sedere, però non sono attratto, mi attrae di più la Volpe. Alla Marini preferisco Signorini, ha una spiccata parte femminile. Mi piaceva anche Clizia, ma voglio dire che dichiarare l’età falsa è un reato. Però si capisce che è una donna intrigante».

Wanda. «Fabio Testi ha stile, Patrick è divertente, Aristide mi fa tenerezza… Ognuno ha qualcosa, ma non ho trovato nessuno che abbia tutto quello che ci vuole per farmi innamorare».

D. Qual è l’episodio che vi è rimasto maggiormente impresso?

D. Perché ha scelto di restare in studio?

Pupo. «Se Mediaset avesse sospeso non avrei fatto una piega, ma avendo deciso di andare avanti, e visto che Alfonso ha manifestato gradimento nell’avermi accanto, ho scelto di restare. La sera del primo discorso del premier Conte ero ad ascoltarlo in camerino con Signorini, quando il presidente ha detto “l’Italia” mi sono messo a cantare Italia amore mio. Ora, invece, mi sono rotto le palle di sentir parlare di virologi, di bollettini, di Borrelli della Protezione Civile, di pneumologi…».

Siete d’accordo con i loro giudizi? Li rivorreste di nuovo opinionisti?

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