Storico ex tronista svela alcuni retroscena dei provini di Uomini e Donne e soprattutto che si è sentito “un oggetto”

Uno storico tronista del dating show Uomini e Donne rivela alcuni retroscena su come avvengono i provini.
Stiamo parlando di Amedeo Andreozzi, che ha partecipato prima al trono “Ragazzi e Ragazze” e poi come tronista.
All’epoca scelse Alessia Messina, con cui subito dopo prese parte a Temptation Island, ma la loro storia durò molto poco.
A luglio Amedeo è convolato a nozze con l’attrice Giulia Todaro, dopo una bellissima proposta di matrimonio a New York avvenuta l’anno precedente.
Storico ex tronista di Uomini e Donne é convolato a nozze
Nelle ultime ore ha rilasciato un’intervista per Espresso Podcast, nella quale ha raccontato come la redazione lo aveva contattato per diventare tronista:
“Mi arriva questa telefonata dalla redazione di Uomini e Donne, che era Vanessa, va avanti per una settimana, ma io dico no. Poi ci ho riflettuto e mi sono chiesto il perché di questa insistenza. L’obiettivo qual è? Intercettare persone a cui non interessa del mondo dello spettacolo. Ho capito che quel programma ti intrattiene e non ti fa pensare a niente e tu vedi questa roba e ti chiedi “perché stanno litigando? Non lo farei”.
Gli aspetti negativi della popolarità
Poi ha rivelato che il programma gli ha portato molta popolarità, tanto da farlo sentire quasi un oggetto:
“Io sono stato popolare. Camminavo con i bodyguard, con la gente che mi doveva stare dietro. Era una roba meravigliosa, la giovane età mi ha fatto fare l’errore di pensare che quella roba potesse durare in eterno. Io lo farei altre mille volte e dico a tutti coloro che lo vogliono fare di farlo, ma non fate l’errore di pensare che possa durare in eterno. Bisogna essere consapevoli che tocca creare qualcosa di solido, senza dimenticare i veri valori della vita e le persone che si amano. Mi sono sentito un oggetto, la gente si faceva la foto con me e non si ricordava neanche come mi chiamavo, cosa facevo nella vita. Sono arrivato a un punto in cui dovevo lavorare perché avevo la necessità di farlo, ma non potevo perché ero troppo conosciuto.”
Cosa ne pensate delle sue parole? Quindi quando si è troppo noti non si può tornare a fare un lavoro normale?
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