Colazione, Almanacco e collezioni di zia_Michela

Buongiorno stelle mie KISS


la colazione è servita! Festeggiamo oggi la seconda settimana del mio Almanacco con tante sorpresine curiose. (iuppy)

Oggi è mercoledì 15 giugno…siamo già a metà mese!
Ricordiamo San Vito,il protettore di attori,cantanti e ballerini. (flower)

Il proverbio del giorno è ”Presto e bene non marciano insieme

Anche in questa giornata,anni fa,sono accadute molte cose:
Nel 1864 nacque la fondazione ”Croce Rossa Italiana”,ricordo quando alla scuola elementare in prossimità del Natale portavamo i viveri da donare a questa associazione e facevamo a gare a chi ne portava di più. THESUN

Nel 1920 nacque il maestro del cinema italiano Alberto sordi

Nel 1977 Vasco Rossi esordì con il primo singolo Jenny/Silvia. Oggi la sua discografia conta ben 30 album ufficiali.


Io sono cresciuta con le sue canzoni grazie a mia zia che è una sua grandissima fan…pensate che ha chiamato la figlia Albachiara e il maschietto lo voleva chiamare Vasco, ma poi per fortuna ha optato per Fabrizio. HAHA

 

Anche stamattina vi lascio la ricetta del giorno…prepareremo una squisita torta di pere e cioccolato,giusto per riprendere i grammi persi ieri con il risotto integrale. HAHA
Ingredienti:
100g farina
60g burro
3 uova
100g zucchero
30g cacao in polvere
100g fecola di patate
1 bicchiere latte
1 bustina di lievito in polvere
3 pere

Procedimento:
Sbucciate le pere e tagliatele a fettine .
In una terrina sbattete le uova con lo zucchero e quando avrete ottenuto una crema spumosa aggiungete il burro fuso.
Incorporate la farina e la fecola mescolando velocemente in modo che non si formino grumi. Ora aggiungete il cacao e il latte. Settacciate il lievito e versate il composto in una tortiera.
Metteteci sopra le fette di pera disponendole il cerchio,in modo da coprire tutta la torta.
Infornate in forno preriscaldato a 160 gradi per 40 minuti.
Se volete potete spolverare la torta con lo zucchero a velo,è una prelibatezza. :P

Oggi parleremo di una mia passione (l’ennesima): le case di bambole. (inlove)


Quando ero bambina spesso passava alla tv la pubblicità di una casetta in miniatura da costruire, i quali pezzi venivano venduti settimanalmente in edicola.
Io volevo la casetta a tutti i costi, però mia madre si limitò a comprarmi gli arredini visto che la casa non era fatta per giocare ma era solo da esposizione.
Poi una sera da mio nonno, falegname, arrivò un cliente che aveva acquistato tutti i pezzi della casa per regalarla alla moglie, ma non riusciva a costruirla.
Così mio nonno si mise all’opera e io brava brava lo guardavo e appena lui si distraeva per qualche minuto, non perdevo tempo per toccare i pezzi (e distruggere ciò che aveva appena montato HAHA ).
Un pomeriggio trovai la casetta al completo e addirittura arredata nel garage dei miei nonni: aspettava che il proprietario la venisse a prendere.
Io la guardavo e sognavo che il proprietario non arrivasse mai così avrei potuto impossessarmene, mentre mio nonno continuava a ripetermi :-Guardare ma non toccare! NGUEE

Qualche tempo dopo, in occasione del mio compleanno arrivò per me un regalo inaspettato da parte dei miei nonni: una bellissima casetta per le bambole in legno, interamente costruita da nonno. Era una villa su 3 piani con il tetto rosso, la finestre blu e perfino il balcone. Inutile dirvi quanto fui felice,passavo interi pomeriggi a giocarci e l’avevo arredata con cura. Avevo anche dei piccoli abitanti della casa, una famiglia con tanti bambini e pure degli animali.
A un certo punto i personaggi erano troppi e in quella casa non ci stavano tutti. Così a Natale un nuovo regalo: un’altra casa, sempre costruita da nonno ma stavolta tutta su un piano, bianca e con le varie stanze. Un mega appartamento insomma. NOTME
Da quel momento ogni festa era la giusta occasione per regalarmi personaggi, arredi e casette…
Di questa passione non mi sono mai liberata, tutt’ora conservo le casette ben ordinate in una camera che è come un piccolo villaggio. Ho ben 12 casette tutte diverse che custodisco con tanto affetto e gelosia. (yo) Quando le mie cuginette vengono a casa mia, giochiamo insieme con le casette a patto che non le mettano in disordine e che non rompano nulla (gli arredi di alcune sono estremamente fragili).
Qualche adulto quando le vede si scandalizza, una mia zia mi disse:-Ma che te ne fai? Sei grande ormai..
Un tempo quando mi dicevano così ci rimanevo male, perchè notavo che gli altri non condividevano questa mia passione. Poi ho capito che ogni tanto farebbe bene a chiunque tornare un po’ bambino e riscoprire i valori che abbiamo perduto.
Ogni casetta racchiude dentro sè ricordi e affetto incommensurabile ed è bello condividere con voi questo mia collezione perchè è davvero una parte di me.

Vicoline,io vado a preparare la tesina…raccontatemi un po’ dei vostri hobby o comunque degli oggetti a cui siete affezionati.

A domani KISS

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