#uominiedonne Gianni Sperti finalmente espone il suo pensiero sul Sona-gate. Ecco cosa pensa!

Gianni Sperti si era già esposto sulla faccenda di Claudio Sona attraverso un like, poi tolto immediatamente non si sa per quale motivo (di questo ne abbiamo parlato giorni fa).

Stavolta finalmente scrive nero su bianco i suoi pensieri, scrivendo alcune righe su Facebook.

A quanto pare, Sperti appare stranamente indulgente con Sona, per una presunta simpatia e conoscenza pregressa (il fatto di aver simpatizzato non è certo una garanzia), mentre in passato davanti a magagne di tronisti con molte meno prove schiaccianti, ci è andato giù pesante. Il leitmotiv, infatti, del suo post scritto anche a caratteri cubitali è “ammesso che sia vero”. Parliamo di una telefonata che lascia poco spazio a congetture, lapalissiana.

Questo stranisce meno perché in fondo Gianni ha da sempre sposato alla cieca i diktat o i pensieri della redazione, e ha colto l’invito della Mennoia a elogiare il lavoro degli autori e redazione tutta: se Raffaella ha affermato di credere alla buona fede di Sona, lui non poteva opinare diversamente.

La domanda sorge spontanea: cosa spinge il programma e un opinionista, da sempre molto duri di fronte a situazioni simili, a sposare la causa Sona con così tanto ‘laissez-faire’, senza prendersi la briga semplicemente di prendere le distanze dall’affaire e pretendere da Claudio delle spiegazioni pubbliche più dettagliate sull’accaduto, invece di richiedere meri encomi sull’operato della redazione? Perché si ostinano a seguire questo percorso che inevitabilmente fa dubitare – questo sì – i fan del dating show?

Sperti poi fa notare che entrambi, nel caso fosse vero, avrebbero preso in giro il programma (nessuno ha mai detto che Juan fosse esente, anzi). Esattamente ciò che Juan ha per altro ammesso scusandosi. Ma forse Gianni dimentica che il tronista nel programma è stato Sona, l’altro no, ed è chiaro che chi doveva portare rispetto alla redazione non era certamente la persona esterna ma chi era stato scelto dallo stesso gruppo di lavoro.

Voi cosa ne pensate?

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