Edicola Stasenzapensier di Simo&Marta: gli oggetti dell’infanzia che non torneranno più ma che non dimenticheremo mai

L’edicola #Stasenzapensier presenta:

I ricordi d’infanzia. Gli oggetti che non dimenticheremo mai

Si sa, L’infanzia, è un tempo magico, e raccontare l’infanzia, per ognuna di noi, significa anche raccontarne gli oggetti che più l’hanno caratterizzata. I nostri reperti del cuore. Giocattoli, oggetti comuni, quelli più speciali, quelli stranissimi di cui magari ci vergognavamo un po’. Rivederli, ricordarli, crea una sorta di magia, si entra in un mondo incantato costellato di tante emozioni tutto nostro. E non vi è mai capitato di sentire un odore, un profumo, ed in quel preciso istante tornare indietro con la mente a quando eravate bambine/ni?

Facciamo un giretto negli anni 80 e 90, vi va?

Il Commodore 64. Anno di uscita, 1982. È stato il computer più venduto nella storia dell’informatica, si calcola che ne furono prodotti più di venti milioni di esemplari nell’arco dei dieci anni che vanno dal 1982 al 1992
Il Gettone, usato per chiamare dai telefoni pubblici e non solo. Veniva considerato contante dal negoziante quando lo dava lui a te, ma non viceversa. E il suo odore, qualcuno lo ricorda?
Le Caramelle Tabu’. Noi ne abbiamo mangiate a kg HAHA HAHA ricordiamo, come se fosse ieri, i denti diventare neri come la pece. Pero’ che buone SBAVO SBAVO

Non era davvero settembre se non compravi la “Smemo”. Si faceva la fila per comprarla. Al posto di Instragram c’era Lei, la Smemo. Oggi basta uno scatto con il telefonino per immortalare un ricordo, magari condividendolo con milioni di persone; a quei tempi il cellulare mandava a malapena gli sms e i pensieri si affidavano alla carta. Chi non ha riempito di foto, dediche e bigliettini la propria Smemo?

 Il Walkman. Con questo aggeggino si ascoltava la musica. I piccoli gesti che accompagnavano l’ascolto, per esempio la ricerca del punto esatto in cui iniziava una canzone, il riavvolgere per riascoltare o aprire e girare la cassetta quando era finita da un lato.
Le Schede Telefoniche. Le schede telefoniche saranno state pure soppiantate dai moderni smartphone, eppure conservano ancora oggi un indiscutibile fascino per il collezionista fai da te
. Un vero e proprio rituale con un significato ben preciso. Si esprimeva un desiderio quando questo veniva attaccato al polso o alla caviglia; e si aspettava che il bracciale cadesse perché il desiderio si realizzasse.
E con cosa si imbrattava lo zaino di turno? (E non solo (rofl) (rofl) ) Con l’Uni-Posca, il micidiale pennarello indelebile che tanto ha fatto gioire mamme, nonne, maestre e ….noi NOTME  

Il Crystal Ball. “Con Crystal Ball ci puoi giocare… e tante cose puoi inventare”. Soffiavi dentro una cannuccia e ottenevi tanti palloncini colorati fatti di quella sostanza che permetteva di attaccarli l’uno all’altro dando libero sfogo alla propria fantasia.
Il Calippo. Ehm…ecco si…dicevamo…che..insomma… volevamo restare serie fino alla fine, ma non ci si riesce. Un nostro cadeau a tutte le Ormonate, Il Sacro Graal di tutti i gelati    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ora aprite il vostro baule dei ricordi LAMAGA e condividetene un po’ con noi THESUN  THANKYOU

 

“Il ricordo è un modo di incontrarsi” (Kahlil Gibran)

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