Intervista esclusiva de ilvicolodellenews.it a Emanuele Ruzza, il doppiatore di Ayaz in Cherry Season: “Per i fan della serie potrebbe esserci un regalo natalizio!” Scoprite cosa!

Intervista esclusiva de ilvicolodellenews.it a Emanuele Ruzza

by Dani aka Haske

Le fan di Cherry Season senz’altro conosceranno, indirettamente, Emanuele Ruzza: si tratta della voce che ha dato vita in Italia al personaggio di Ayaz Dincer (Serkan Çayoğlu) della popolare serie turca, andata in onda durante la programmazione estiva della rete ammiraglia Mediaset.

Emanuele è un doppiatore che ha lavorato in mumerosi progetti televisivi e cinematografici, e scopriamo dalla sue foto che non ha nulla da invidiare ad Ayaz. Voce meravigliosa e fonogenica, ha convinto tutte le fan della serie, trovandolo adatto come doppiatore per il loro idolo turco.

Pochi giorni fa, il 2 novembre, Emanuele ha festeggiato i suoi trent’anni di vita, e noi dunque cogliamo l’occasione per fargli i migliori auguri di un futuro ricco di successo e tanti bei personaggi a cui dar voce.

Lo ringraziamo inoltre per averci dedicato parte del suo tempo e averci raccontato un po’ il suo lavoro e qualche piccola indiscrezione a proposito di “Cherry Season”.

1) Hai studiato recitazione perché il tuo sogno era quello di diventare un attore. Come mai dunque ti sei ritrovato doppiatore? Hai scoperto di avere una bellissima voce? Hai mai lavorato anche come attore?

Ho sempre creduto molto nella formazione, il mio desiderio più grande è sempre stato quello di imparare a trasmettere emozioni nella maniera più chiara e naturale possibile.
Il doppiaggio è una forma d’arte legata alla recitazione tanto quanto il cinema e il teatro. Nel corso degli anni è stato l’ambiente più stimolante per me.
Ho lavorato come attore in diverse produzioni teatrali, e in alcune fiction tra cui “Che dio c’aiuti”, con Elena Sofia Ricci.

2) Provieni da una famiglia che ha già lavorato nel settore?

No, provengo da una famiglia di commercianti, mio padre ha un’impresa di giardinaggio. Hanno sempre creduto in me, anche se in un primo momento è stato difficile convincerli che questa passione sarebbe potuta diventare un lavoro.

3) Ci sono degli esercizi da svolgere periodicamente per curare la voce?

Ce ne sono un’infinità, ognuno ha i suoi, possono servire come riscaldamento.
Inoltre mi limito a non fare stravizi, evito alcool e fumo e cerco di non prendere freddo.

4) Tra i tanti progetti ai quali hai preso parte, hai doppiato Matt Newton in Ugly Betty, Joe Adler e Walker Howard in Bones, Evan Gamble in Vampire Diaries e Serkan Çayoğlu in Cherry Season. Quale personaggio ti è più rimasto impresso?

Ogni progetto mi lascia qualcosa, Matt Newton in Ugly Betty mi ricorda il mio primo personaggio in una serie tv, ero emozionatissimo.

5) Quando lavori come doppiatore, ti incuriosisce maggiormente la personalità del personaggio o la trama che gravita attorno ad esso?

Sono entrambi aspetti che vale la pena prendere in considerazione. Lo studio del personaggio è fondamentale per la riuscita di un buon prodotto, indipendentemente dalla tipologia della lavorazione.
Ogni volta che inizio un nuovo progetto cerco di prendermi del tempo per visionare qualche episodio in lingua originale in modo tale da farmi un’idea del personaggio che andrò a reintepretare.

6) Quando e come ti è arrivata la proposta di lavorare per il doppiaggio di Cherry Season?

Era il 2015, Roberta Greganti (che avevo già conosciuto grazie al doppiaggio di Violetta) fece il mio nome tra i giovani da provinare per il ruolo di Ayaz. Il giorno del provino ero molto scettico, Serkan Cayoglu mi sembrava troppo bello per avere la mia voce, invece ha convinto tutti.

7) Secondo te perché questa serie ha ottenuto un grande successo sia in Turchia sia in Italia? Te lo saresti mai aspettato?

Non me lo sarei mai aspettato, credo che la chiave del suo successo sia dovuta alla sua spensieratezza, è una serie fresca, giovanile, che racconta l’amore senza prendersi troppo sul serio.

8) C’è stata occasione di incontrare qualcuno del cast della serie, quando alcuni attori (come Serkan e Özge) sono giunti in Italia?

Purtroppo no, vi confesso che su Twitter era partita persino una petizione per farmi incontrare Serkan, ma Mediaset non ha mostrato interesse.

9) Quali sono le difficoltà del doppiaggio in genere? Ci sono differenze di difficoltà in base al tipo di personaggio e/o serie TV?

La più grande difficoltà del doppiaggio è rendere reale l’illusione che un attore straniero possa parlare e, di conseguenza, recitare nella nostra lingua. Ciò comporta una serie di necessari accorgimenti affinché tutto risulti il più naturale possibile.
Ci sono molte differenze di stile che intercorrono tra un personaggio ed un altro (velocità nel parlare, accenti particolari, atteggiamenti), così come tra diversi prodotti (film, serie tv, soap). La realizzazione del doppiaggio di una serie televisiva ha dei tempi molto più serrati rispetto a quella di un film. Di conseguenza, le difficoltà legate al rendere al meglio un personaggio potrebbero essere penalizzate dalla mancanza di tempo necessario allo studio del personaggio stesso.

10) E’ noto a tutti che in Italia ormai spopoli il doppiaggio, mentre all’estero tendono a mantenere i film in lingua originale coi sottotitoli. Naturalmente per il tuo lavoro è un bene, ma se dovessi ragionare da comune spettatore, cosa pensi di quest’aspetto? Non credi che seguire i film in lingua originale possa insegnare le lingue straniere con più facilità? Non a caso nei Paesi in cui mandano in onda film senza doppiaggio conoscono meglio le lingue, diversamente dall’Italia o la Spagna.

Non credo che negli altri Paesi la conoscenza delle lingue straniere sia dovuta unicamente alla fruizione di contenuti in lingua originale. Senza contare che oggi è facilissimo e a portata di telecomando effettuare il cambio tra una lingua ed un’altra, durante la visione dei nostri show preferiti.
Più che armare l’ennesima crociata nei confronti del doppiaggio, mi concentrerei maggiormente sull’importanza dell’insegnamento delle lingue straniere nelle nostre scuole.
Inoltre il doppiaggio offre ai non vedenti che non conoscono le lingue straniere e che per ovvie ragioni non possono seguire i sottotitoli, l’enorme opportunità di godere a pieno di prodotti di fama internazionale.
Per concludere cito Luca Ward con una frase che mi ha fatto sorridere, ma che invita a riflettere: “Credere di imparare l’inglese solo e soltanto grazie alla visione di film in lingua originale è come pretendere di saper fare l’amore solo e soltanto grazie ai film erotici”.

11) Parlaci dei tuoi prossimi progetti lavorativi.

A causa degli accordi di riservatezza, è sempre più difficile parlare dei miei prossimi progetti. Al momento sono impegnato nel doppiaggio della terza stagione de “Le regole del delitto perfetto” che tornerà in onda su Fox dal 29 novembre. Su Netflix potete ascoltarmi nella sesta stagione di “C’era una volta” dove doppio il personaggio di Aladdin. A febbraio, salvo ulteriori rinvii, dovrebbe uscire “Rings”, terzo capitolo della saga horror “The ring”, dove doppio il protagonista maschile.

12) Parteciperesti a un reality show o a un talent show? Non ti chiediamo a proposito di un dating show, perché già sappiamo che sei fidanzato.

No, non ci ho mai pensato! Grazie al doppiaggio ho imparato a stare dietro le quinte e si sta molto bene!

13) Molti fan sono rimasti delusi per lo stop improvviso di Cherry Season, dopo l’estate. Si vocifera di una ripresa a dicembre, nella pausa natalizia dei palinsesti. E’ davvero così?

Potrebbe essere davvero così. Come avevo già dichiarato in occasione della sospensione, il doppiaggio non era stato interrotto, va da sé che numerosi episodi fossero già pronti. Non mi stupirebbe se approfittassero del periodo natalizio per mandarli in onda. Sarebbe davvero un bel regalo, non trovate?

Ringraziamo Emanuele, un ragazzo veramente gentile e disponibile, per la bella chiacchierata e gli auguriamo il meglio per il suo futuro lavorativo, non vediamo l’ora che rientri nelle nostre case con una delle sue future interpretazioni.  KISS

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